Domanda 01 | 08
Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?
Luca — Da che ricordo, sono sempre stato appassionato di scienze e di matematica. Complice forse il fatto di essere un "figlio d'arte" (mia madre insegna, appunto, matematica e scienze in un istituto scolastico), ma sicuramente ho poi coltivato questi interessi durante il mio percorso formativo e lavorativo: ho studiato infatti al liceo scientifico sperimentale e successivamente Ingegneria al Politecnico di Milano; ed oggi lavoro appunto come ingegnere.
Le lezioni private ritengo siano un utile strumento, e per nulla una "vergogna": io stesso, durante gli anni del liceo, per avere supporto in latino ho avuto bisogno di un percorso personalizzato. Provo molta soddisfazione quando posso essere di aiuto a qualche ragazzo/a che ha bisogno, come io ne ho avuto a mio tempo.
Domanda 02 | 08
Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?
Luca — Un aspetto che trovo molto utile, per fissare i concetti e per stimolare la curiosità dei miei allievi, è fare degli esempi concreti e presi dalla vita di tutti i giorni, della teoria che viene insegnata a scuola. Spesso è possibile partire dalle passioni dell'allievo/a per comprendere che non è tutto solo un "insegnamento scolastico" ma sono concetti realmente utili e necessari nella nostra civiltà.
Un aspetto che ritengo fondamentale è la fiducia tra insegnante ed allievo/a: mi piace poco sentirmi dire scusanti sul perché non si è studiato; non serve siccome non sono io a dover valutare. Io devo essere un supporto, perciò se qualcosa non è chiaro trovo decisamente più utile rispiegarlo o approfondirlo assieme, piuttosto che sentirmi raccontare giustificazioni.
Domanda 03 | 08
Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare ti hanno segnato e ispirato?
Luca — Sicuramente ho avuto molti validi insegnanti in passato, prima in ambito familiare (mia nonna, mio zio e mia madre sono stati tutti insegnanti) e successivamente nel mio percorso formativo ho conosciuto molti professionisti validi. Come opera, in senso ampio, ero un fan sfegatato di "Super-Quark": ritengo che la possibilità di far apprendere in modo immediato e comprensibile, le basi del pensiero tecnico e scientifico ad un ampio bacino di utenza sia più utile che utilizzare termini super-specifici che comprendono in pochi. Chi vuole può sempre approfondire autonomamente, ma la chiarezza e la semplicità del messaggio sono essenziali.
Domanda 04 | 08
Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo dominio?
Luca — Non ritengo che essere un esperto o un super-studioso di una materia ti renda un buon insegnante. Chiaramente la preparazione è importante, ma l'aspetto comunicativo lo trovo forse più importante ancora. Serve un certo livello di empatia, per capire cosa non è chiaro o cosa non piace all'allievo/a, in modo da riuscire a raggiungere il livello richiesto dal professore curriculare. Inoltre ritengo, a differenza di altri, che il processo di supporto allo studio sia per sua natura temporaneo: lo scopo è far raggiungere l'autonomia nello studio e nella preparazione delle prove. Non miro a prolungare il rapporto per troppo tempo perché lo studente deve essere spronato e reso in grado di svolgere il suo percorso con le proprie forze, invece che adagiarsi sul pensiero "tanto, se serve, c'è l'insegnante di ripetizioni".
Domanda 05 | 08
Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!
Luca — Di aneddoti divertenti ne ho molti, ma non tutti possono essere pubblicati online 😄. Mi limiterò a questo, vissuto quando ero fra i banchi di scuola: una volta, per spiegarci alcuni concetti dell'attrito, un professore di fisica, mimò il gesto di spingere un frigorifero per la classe, fra i banchi. La scenetta, durò qualche minuto e risultò comica lì per lì: sicuramente come strategia didattica, ha funzionato. Avendo riso molto, quei concetti, risultano impressi molto bene nella nostra memoria. Quando mi riesce, senza forzature, cerco anche io di fare esempi di qualcosa il più possibile divertente o stimolante legato alle materie di studio, siccome la natura stessa ci mette a disposizione un numero infinito di situazioni in cui applicare leggi fisico/matematiche.
Domanda 06 | 08
Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola.. ?
Luca — Il mio grande tallone d'Achille, negli anni del liceo, è stato latino: per anni ho lottato per la sufficienza, non per colpa degli insegnanti né per la difficoltà intrinseca della materia, ma principalmente perché non mi piaceva la grammatica. Non riuscendo a farsi piacere una materia, lo stimolo per la concentrazione viene meno e il risultato in situazioni di difficoltà è inevitabile. Per fortuna che invece la letteratura latina mi piaceva molto, perciò ho compensato.
Durante il primo anno di università, avendo avuto un'ottima formazione al liceo, ero molto preparato nell'esame di Analisi 1: ho aiutato e dato ripetizioni a molti colleghi di corso, e gli esercizi mi riuscivano con facilità. Arriva il fatidico giorno dell'esame: tutti promossi tranne me. Il motivo? L'esame era semplice, e sapevo svolgere tutti gli esercizi, ma non avendo fatto io in prima persona esercizio abbastanza, avendo speso il mio tempo a favore degli altri, non avevo acquisito la velocità sufficiente per il tempo a disposizione.
Nessun problema comunque, l'ho ripreparato per l'appello successivo 😉.
Domanda 07 | 08
Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?
Luca — Sono una persona piena di passioni! Adoro la lettura (ho imparato a leggere a 5 anni, e da allora non ho mai smesso), mi piace molto praticare sport (sono stato anche insegnante di nuoto per un bel periodo), leggo anche molti fumetti e graphic novel, e sono un grande appassionato di cinema. Oltre a tutto questo, faccio parte di un'associazione ludica che propone giochi da tavolo, di ruolo e videogiochi a ragazzi e giovani adulti, in modo da creare aggregazione e punti d'incontro.
Domanda 08 | 08
Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?
Luca — Penso che la mia caratteristica più adatta all'insegnamento, sia il fatto che mi piace proprio. Trovo molto soddisfacente aiutare una persona ad apprendere cose nuove, perché nell'atto di insegnare si riesce a trasmettere qualcosa dalla propria mente a qualcun'altro, che è uno degli aspetti più affascinanti e caratterizzanti della cultura umana.