Architetto e appassionato di programmi grafici, impartisce lezioni di AutoCAD, illustrator, Photoshop, ArchiCAD, Sketchup per studenti di Architettura, Interior Design, Geometri e Liceo Artistico

Saperne di più su Matteo

• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?

  La mia passione per l'architettura e il disegno architettonico nasce da molto lontano, quando ero ancora un bambino e ricordo che andavo a fare lunghe camminate con la mia famiglia e in quelle situazioni insieme ai miei fratelli e sorelle ammiravamo i fiori, c'era chi dava da mangiare agli animali e a me capitava di soffermarmi a studiare le case e poi una volta tornato a casa facevo i primi disegni di prospetti. Quindi da li ho scelto di intraprendere il Liceo Artistico e ho sempre dato una mano ai miei compagni meno bravi perché la mia passione con il tempo si tramutò non solo nel realizzare disegni belli ma anche avere la soddisfazione di insegnare come realizzarli!

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  La risposta più sincera è questa: ho sempre pensato che l'approccio dell'insegnante di lezioni extra-scolastiche debba essere quello di una persona che ti accompagna per un percorso che nasce da una forte empatia e una grande franchezza; non si deve avere paura di dire che non si sa fare una cosa, perché se tu fossi in grado di farla, non avresti bisogno di me! Per avere questa tranquillità, io mi pongo in modo molto aperto e cerco di diventare un amico/insegnante. Dopo questa premessa, le tematiche che preferisco sono esattamente quelle che l'allievo non ha voglia di raccontare al professore in classe, per vergogna, per difficoltà di ogni tipo. Quelle che invece mi piacciono meno, sono le tematiche legate a lezioni basate su una esigenza di "ritardo sulla consegna"; mi spiego meglio: non trovo sensata una lezione singola nata da un bisogno perché si arriva in ritardo ad un esame (universitario) e io non ti insegno, ma tu "impari" guardando me. In quel caso, preferisco rifiutare.

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Ho la fortuna di essere dislessico, dico "fortuna" perché sono convinto che la mente di un dislessico nasca con la capacità di superare qualsiasi difficoltà, e questo mi porta a capire il disagio di una persona che chiede aiuto in una materia a lui ostica. Ho quindi avuto la fortuna e l'opportunità di conoscere insegnanti, con l'occhio molto più attento rispetto queste problematiche. Se devo ricordarne una, è sicuramente una professoressa del Liceo che mi accompagnò durante tutto il mio percorso scolastico e che non me ne fece passare una, ma con una decisa delicatezza che mi insegnò tantissimo su come imparare e incamerare con efficacia.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo dominio?

  Secondo me le qualità per essere un buon insegnante di disegno architettonico e per un Architetto sono simili e una su tutte è la capacità di comprendere il desiderio nella mente di chi ti sta davanti, anche se lui non è in grado di esprimerlo. Mi spiego meglio: quando si richiede una lezione perché non si sa disegnare una prospettiva, generalmente l'allievo sa che cosa è una prospettiva, non può non averla in testa perché la prospettiva è la realizzazione più simile a quello che vede l'occhio umano, ma non sa come realizzarla, come trasmetterla a chi gli sta davanti. La stessa cosa succede nella mente del cliente: spesso, il cliente sa come vorrebbe la casa dei suoi sogni, ma non sa come trasmetterlo al progettista; un bravo Architetto e Insegnante, sa capire quello che gli viene raccontato e sa renderlo realtà rapidamente e di facile comprensione.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Ricordo una volta in cui andai a casa di una allieva e una volta arrivato mi accolse tutta divertita perché il suo coniglio le aveva mangiato metà dei fogli da disegno su cui avremmo dovuto disegnare! I rischi del mestiere :D

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola.. ?

  La madre di tutte le difficoltà è stata sicuramente il pregiudizio e l'ignoranza nei confronti di un tema come la dislessia. Pur non recriminando nulla a nessuno, non essere a conoscenza delle specifiche di una materia di propria competenza è normale, ma la discriminazione del prossimo perché considerato "lento", penso che sia per lo meno riprovevole per queste persone che preferiscono giudicare piuttosto che comprendere il problema a fondo.
  Quindi sì, ho riscontrato difficoltà e penso che l'unica soluzione sia armarsi di tanta pazienza e farsi dei buoni amici; loro ti insegneranno qualcosa su una determinata materia e tu avrai sicuramente modo di ricambiare!

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  Sono saltato su una bicicletta da giovanissimo e ho sempre perseguito questa passione e lo sport è sempre stato parte integrante della mia vita: la pallanuoto, l'alpinismo, lo sci, il canottaggio; inoltre ho una grandissima manualità e quindi mi piace moltissimo risolvere i problemi in casa. Due anni fa mi sono trasferito in una casa nuova senza i genitori (ora ho 28 anni) e ho dedicato tanto tempo per fare tutti i lavori di ristrutturazione da solo; imparare sul campo, sbagliando e ponendosi domande e cercando le risposte, penso sia il modo migliore per imparare!

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Sono il secondo di 5 fratelli, quindi ho dovuto passare ore e ore a fare compiti dalle elementari fino a liceo con tutte le difficoltà del caso. Ho imparato che cosa vuole dire essere paziente e render facili e comprensibili le cose più difficili. Inoltre ho una incredibile passione per le materie che insegno e un entusiasmo nel vedere il risultato delle ore di lezione; questo mi rende un grande Superprof!