Insegnante di Informatica e Matematica online con 15 anni di esperienza nell'insegnamento

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• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua?

  Mi ha appassionato il fatto che il "linguaggio" della programmazione sia un ponte tra il pensiero logico e la creatività. Durante gli studi, un professore particolarmente ispirante ci ha mostrato come da poche righe di codice potessero nascere strumenti concreti per risolvere problemi reali. Da lì, è nato il mio interesse personale per il linguaggio C, in quanto è il linguaggio padre di tutti gli altri linguaggi.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  Un personaggio storico che rappresenta lo spirito della programmazione è Ada Lovelace, considerata la prima programmatrice della storia. Se penso invece a un personaggio inventato, direi Tony Stark: incarna l'idea di usare il codice per creare qualcosa di futuristico e utile.
  Inoltre, Matrix è il mio film preferito.

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  Trovo molto divertente il classico "Hello, World!" che si usa per il primo programma. È diventato un rito di iniziazione per ogni nuovo linguaggio di programmazione, un po' come dire: "Benvenuto in un nuovo mondo!".

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Perché è il linguaggio del futuro e del presente. La programmazione permette di tradurre idee in soluzioni tangibili. Insegnarla è una missione: significa dare agli studenti strumenti per innovare e affrontare sfide globali.

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  La difficoltà maggiore non è il linguaggio in sé, ma cambiare il modo di pensare: passare dal ragionamento sequenziale a quello logico e strutturato. La programmazione richiede pazienza e un approccio orientato alla risoluzione dei problemi.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Un giorno in aula, mentre spiegavo i loop, ho chiesto agli studenti di scrivere un programma che contasse da 1 a 10. Un ragazzo, per errore, ha creato un loop infinito e il suo programma ha iniziato a "urlare" numeri sullo schermo senza sosta. Abbiamo riso tantissimo, ma da allora tutti ricordano di controllare le condizioni di uscita dei loro cicli!