La conoscenza del latino appartiene non solo all’erudizione, ma all’eleganza della mente.
Erasmo da Rotterdam
Espressioni come "a priori, a posteriori, alter ego, ad hoc, nota bene, mea culpa…et caetera" sono esempi di parole e frasi latine che usiamo praticamente tutti i giorni.
Sai quante parole latine sono usate in italiano? Tantissimo, e ciò è assolutamente naturale, perchè la lingua italiana e le altre lingue neo-latine discendono dal latino e rappresentano l'evoluzione della lingua del popolo, il volgare.
Il latino continua a vivere nella nostra lingua perché è stato per secoli il veicolo della cultura europea: lo si parlava nelle università, nei monasteri, nelle corti e perfino nella scienza. Per questo molte espressioni latine sono rimaste immutate, mantenendo un valore universale e una precisione concettuale che nessuna traduzione riuscirebbe a restituire. Tutte le locuzioni latine che utilizziamo ancora oggi rappresentano un piccolo frammento di storia che attraversa i secoli e arriva fino alla nostra quotidianità.
In centinaia di casi, però, le parole latine così come scritte e pronunciate dai Romani si sono conservate così com'erano in italiano. Sicuramente, anche tu userai qualche parola che discende direttamente dalla lingua dei Romani, magari senza rendertene conto.
Se sei curioso di sapere quali sono i latinismi più usati nella lingua italiana, quante parole latine fanno parte del tuo lessico quotidiano, (che potrai anche riconoscere durante un corso di latino) e soprattutto le frasi latine più famose questo articolo fa proprio al caso tuo!
Frasi latine famose: Virgilio e Orazio
Ci sono parole in latino e frasi bellissime, che a volte inseriamo nei discorsi ma che non sappiamo bene da dove arrivino. L'italiano è una lingua che deriva dal latino che conserva ancora oggi molte sue espressioni.
Eccone alcune uscite dalla penna di due poeti che non a caso, pur nelle loro differenze, divennero anche grandi amici!

- Audaces fortuna juvat (La fortuna aiuta gli audaci): Adattata da un verso dell’Eneide di Virgilio, questa espressione incita a sfidare il destino o anzi, a girarlo a proprio favore, dimostrando tanto coraggio e la volontà di superare le difficoltà. Bisogna però saper utilizzare bene la frase, dato che non sempre - e non in tutti i campi - l'audacia conduce al successo.
- Aurea mediocritas (Una dorata mediocrità): Tratta dalle Odi di Orazio, questa frase non è da intendere in senso negativo, come potremmo pensare. La mediocrità cui il poeta si riferisce in questo caso è un’immagine che tende a mostrare che ci si può accontentare di condurre una vita gradevole e pacifica senza le difficoltà e le preoccupazioni che porta invece con sé una vita in cui l'ambizione e la ricerca della ricchezza la fanno da padrone. Insomma, perché non fuggire da tutto ciò che porta affanni e frustrazione per godere di quello che si ha?
- Carpe diem (Cogli l'attimo): Tratta da un poema di Orazio, la locuzione completa recita: «Carpe diem quam minimum credula postero», ossia, letteralmente «Cogli l’attimo e confida il meno possibile nel giorno dopo». Nel tempo, l’espressione, tuttavia, è stata sempre più tradotta con frasi del tipo: “Cogli l’attimo e non preoccuparti del domani”. Orazio era noto per essere un epicureo, pronto a cogliere i piaceri che la vita gli offriva. Oggigiorno si ricorre spesso a questa frase per incitare qualcuno a vivere a pieno il presente, senza perdersi un istante della giovinezza. O dell'età matura... perché non si è mai tanto giovani quanto nell'attimo presente!
Come capire le espressioni latine, se non conosci l'alfabeto latino e la sua storia? Un corso di latino può fornirti le basi per cogliere appieno la grandezza e la bellezza di questa lingua.
Locuzioni latine famose di e su Giulio Cesare
Giulio Cesare è una grande fonte di ispirazioni per locuzioni latine che lui stesso ci ha regalato o in cui figura come protagonista. Una delle frasi latine più citate è senza dubbio Alea jacta est (Il dado è tratto).

Queste parole furono pronunciate da Cesare quando passò il Rubicone, col suo esercito. In effetti, una legge romana stabiliva che bisognasse congedare i propri soldati prima di passare il fiume. Cesare, violando la regola, sarebbe entrato in conflitto col Senato. «Alea» significa «gioco di dadi».
Chi sfida la sorte è un fatalista e... sarà quel che sarà.

Cesare, violando la regola, sarebbe entrato in conflitto col Senato. «Alea» significa «gioco di dadi». Chi sfida la sorte è un fatalista e... sarà quel che sarà.
Vediamo insiema ancora due frasi latine celebri legate ala figura di Giulio Cesare:
- Ave Cesar, morituri te salutant (Ave Cesare, i condannati a morte ti salutano): si tramanda che queste parole venissero pronunciate dai Gladiatori di fronte alla loggia imperiale prima dell’inizio dei Giochi. I Romani adoravano i Giochi del Circo e specialmente le lotte sanguinarie che vedevano la partecipazione di condannati a morte, schiavi e barbari volontari. Se il gladiatore avesse perso, era il pubblico a decidere della sua vita (o della sua morte), con un segno di pollice. Il motto ricorda l’orgoglio dei gladiatori che mettevano in gioco la propria vita.
- Quae sunt Caesaris, Caesari (Dare a Cesare quel che è di Cesare): Questa espressione ci ricorda che bisogna riconoscere la responsabilità di un atto , sia esso positivo o negativo. Secondo il Vangelo, Gesù disse «diamo a Cesare quel che è di Cesare», quando i Farisei gli chiesero se dovessero pagare le tasse.
Significato delle frasi latine famose: espressioni che incontri tutti i giorni
Per verificare quante cose conosci del latino, puoi interrogarti sulle espressioni latine ancora in uso oggi. Quante di queste espressioni hai già sentito? Quante ne utilizzi?

Conoscere almeno le basi della lingua latina ti permetterà infatti di esprimerti meglio anche nel parlato di tutti i giorni, utilizzando espressioni eleganti e con un significato profondo.
- Veto (Ti vieto): all’origine, il veto era un lodo per opporsi ad un magistrato o una decisione del Senato romano. Oggi il termine mantiene questo significato di opposizione rispetto ad una decisione. All’ONU lo si usa parlando di un Paese che contesti una decisione. Se un Paese mette un veto, la proposta non può essere accolta.
- Vulnerant omnes, ultima necat (Tutti i colpi feriscono, l’ultimo uccide): questa espressione latina è spesso scritta sugli antichi orologi solari dei monumenti pubblici. È un modo per ricordare il tempo che passa, la morte che può sopraggiungere in qualsiasi momento.
- Do ut des (Do affinché tu dia): è il diritto romano che tramanda questa celebre frase letina. . Nel linguaggio comune, oggi, indica più che altro la tendenza a fare qualcosa in cambio di qualcosa d'altro. Un agire utilitaristico, insomma, tipico di chi fa qualcosa solo perché sa che gliene deriverà un vantaggio, che sia materiale o meno. Insomma: un'espressione latina quanto mai attuale!

- Ad maiora (A cose più grandi): qui, invece, entra in causa un auspicio, un augurio a che le cose vadano sempre meglio, o comunque meglio di adesso (del momento in cui si parla). Usata anche per augurare che un obiettivo appena stato raggiunto possa servire da trampolino di lancio per cose ancora più belle.
- Homo quisque faber ipse fortunae sua (Ogni uomo è artefice della propria fortuna): l'autore di questa frase latina sembra sia stato Appio Claudio Cieco, il quale voleva - per distinguere con forza il destino dell'uomo da quello dell'animale - sottolineare la capacità umana e razionale di mettere in opera accorgimenti, strategie e strumenti adeguati per piegare il destino a proprio vantaggio. Una frase che dovremmo tenere a mente ogni volta che qualcosa ci sembra troppo difficile da affrontare o quando ci sembra che non ne valga la pena... solo noi possiamo davvero piegare il vento a nostro favore, è bene non dimenticarlo!
Le lingue romanze, o neolatine, sono quelle lingue moderne nate dall’evoluzione del latino volgare parlato nell’Impero romano. Con il passare dei secoli, i diversi territori svilupparono caratteristiche proprie, dando origine a idiomi distinti come italiano, francese, spagnolo, portoghese e rumeno, cui si affiancano lingue e dialetti meno diffusi come il catalano, il ladino, il francoprovenzale o il sardo. Nonostante le differenze, queste lingue condividono una comune struttura grammaticale, una forte somiglianza lessicale e un patrimonio culturale che affonda le sue radici nella stessa matrice latina. Oggi costituiscono uno dei gruppi linguistici più parlati al mondo e rappresentano l’eredità più viva e dinamica lasciata dai Romani.
- Mens sana in corpore sano (Mente sana in un corpo sano): frasi latine famose per gli uomini di cultura ma anche per i... culturisti! Certo, gli antichi romani antichi intendevano dire all'uomo di cultura di occuparsi anche del proprio fisico, per non farlo deperire. Oggi, per chi frequenta la palestra è vero un po' il contrario...! L'obiettivo finale è sempre lo stesso: il benessere psicofisico a tutto tondo, che tenga ugualmente conto di entrambi gli aspetti.
- In medio stat virtus (La virtù sta nel mezzo): questa frase si trova nell'aristotelica ’Etica Nicomachea e ci ricorda che è meglio moderarsi, agire in modo equilibrato, piuttosto che eccedere. In qualsiasi campo.
- Mater semper certa est, pater numquam (La madre è sempre certa, il padre mai): che dire di questa frase, usata a ripetizione per prendersi gioco dei padri, quando il figlio non gli assomiglia o quando vi sia qualche altro minimo dubbio sulla paternità? Fanne buon uso (nel senso che è meglio non usarla se non sai bene come stanno le cose!).
- Mala tempora currunt, sed peiora parantur (Corrono tempi cattivi, ma se ne preparano di peggiori): è Cicerone ad utilizzare più frequentemente questa espressione e farcene dono: l'ispirazione gli deriva dai tempi poco tranquilli del tramonto della Repubblica di Roma. Al centro delle sue preoccupazioni, la tristezza del periodo e le difficoltà da attraversare, ma anche i timori per un futuro incognito. Purtroppo è tornata molto in voga recentemente... e spesso non a torto.
- Ubi maior minor cessat (Dove vi è il maggiore, il minore decade): una delle nostre espressioni latine preferite: il confronto non è ovviamente solo fisico, anzi. Molto spesso si usano i concetti di minor e maior, in senso intellettuale, di potere e di prestigio.
- Non plus ultra (Non più oltre): se avessimo navigato all'epoca di Roma antica, avremmo trovato questa espressione scolpita sulle colonne d'Ercole: al di là, solo l'ignoto!

- Risus abundat in orae stultorum (Il riso abbonda sulla bocca degli stolti): in realtà, il latino qui usato non è dell'epoca di Cesare, Cicerone, Lucrezio, Orazio e loro coetanei. Risale probabilmente ad un'epoca molto successiva, ma è chiaro l'intento di biasimare chi ride troppo e lo fa a sproposito.
- Lupus in fabula (Il lupo nella fiaba): stiamo parlando di una persona (magari anche in termini non proprio positivi) e questa all'improvviso sbuca, proprio come fa il lupo che si mangia l'agnello nelle favole di Esopo, o come fanno alcuni personaggi di Terenzio, Plauto e Cicerone.
- Veni vidi vici (Venni, vidi, vinsi): qui, invece, ripiombiamo negli anni d'oro della Roma antica. Giulio Cesare utilizzò questo frase (anche per iscritto), per sottolineare la facilità con cui vinse la battaglia nel Ponto nel 47 a.C. Indica dunque un successo immediato, rapido, totale, indubbio.
- Repetita iuvant (Le cose ripetute giovano): frase che si ripete spesso e volentieri agli studenti che sembrano avere difficoltà a capire un argomento oggetto di studio: a forza di ripeterle (o di sentirsele ripetere), prima o poi faranno loro il concetto in questione.
Quale espressione latina ti capita di usare più spesso? 💬
Locuzioni latine di uso comune che derivano dal greco
Ci sono alcune frasi in latino che in realtà hanno preso in prestito alcuni termini dal greco. Le hai usato spesso senza saperlo. Curioso di scoprire quali sono?
Eccone alcune!
- Nosce te ipsum (Conosci te stesso): tradotta dal greco antico, questa espressione è uno dei tre precetti incisi all’ingresso del Tempio di Dafne e ne sentirai parlare anche al corso di filosofia, non solo al corso di latino. Per Platone e Socrate, si tratterebbe anche di una delle frasi più antiche da tenere a mente nel percorso verso la conoscenza. Questa formula richiede all’uomo di prendere coscienza di sé e della propria esistenza. «Conosci te stesso» invita a una introspezione per meglio conoscersi e aver coscienza delle proprie qualità e dei propri limiti. Una frase piuttosto complessa che, fra l’altro, potrebbe anche ricordarti l’importanza di conoscere le declinazioni latine e non solo il tuo io!
- Amicus Plato sed major amicus veritas (Amo Platone, ma amo ancor più la verità): come discepolo di Platone, Aristotele ammirava grandemente il filosofo. Tuttavia, nonostante questa grande ammirazione, egli non seguiva ciecamente le parole del maestro, ma osava anche rimettere in questione il suo insegnamento, sempre ricercando la verità. Questa frase, oggigiorno, viene usata da chiunque voglia rimettere in discussione l’insegnamento del proprio maestro e la puoi trovare citata in qualsiasi corso di latino online.
- Deus ex machina (Il dio che emerge dalla macchina): traduzione letterale di un’espressione greca, all’origine. La frase si riferisce al teatro e all’invenzione di dei e dee che entravano in scena nel momento di maggiore difficoltà per la sorte di uno dei personaggi e venivano calati sul palco tramite marchingegni e macchinari diversi. L’intervento di questa divinità, nella storia, risolveva i problemi di sviluppo del canovaccio della storia. Oggi questa espressione è impiegata quando una situazione trova una soluzione grazie a un elemento inatteso. Essa è usata positivamente oppure in negativo, per designare un miracolo inverosimile e mal integrato al racconto, ma finalizzato ad un poco credibile happy end.
Traduzioni delle frasi in latino di origine più recente
Ed eccoci con altre frasi latine famose e più vicine a noi a livello temporale!
Fluctuat nec mergitur
(È sbattuta dalle onde, ma non affonda):
questo è il motto ufficiale della città di Parigi dal 1853, ed è scritto accanto al blasone della capitale.
Henri Tausin spiega perfettamente perché questo motto sia stato scelto. Si fa riferimento ai pericoli corsi da Parigi in occasione delle diverse rivoluzioni che l’interessarono nel corso della storia. Alle crisi di ogni sorta. La frase vuole esprimere vitalità, forza e perseveranza che hanno accompagnato la vita di questa gloriosa città».

- Cogito, ergo sum (Penso, quindi esisto): anche tradotta come «Penso, dunque sono», questa citazione è tratta dal Discours de la mèthode de René Descartes del 1637. Essa esprime la sola certezza che rimane quando si pratichi il “dubbio metodico”. Solo l’esistenza dell’essere umano che pensa è cosa certa. Descartes cerca di rifondare totalmente la conoscenza. All’origine la frase fu redatta in lingua francese. Solo nel1644 Descartes la tradusse in latino, inserendola ne Les Principes de la Philosophie.
- Homo homini lupus (L’uomo è un lupo per gli altri uomini): sta ad indicare che l’uomo è il peggior nemico dell’uomo. Avrai di certo sentito questa citazione studiando filosofia a scuola o durante una lezione di latino, un corso di letteratura latina, una lezione di educazione civica.Per la prima volta, questa frase è riportata in Plauto, nella commedia dal titolo Asinaria. Da un punto di vista filosofico, la visione che si collega alla massima è pessimista, relativamente alla natura dell’uomo. Questi sarebbe un essere senza scrupoli, individualista, pronto a schiacciare e mangiare gli altri, pur di riuscire. Chi ha portato alla conoscenza di tutti quest'espressione è il filosofo inglese Hobbes, che la riferì allo stato di natura in cui vive l'uomo.
Proverbi latini, un tuffo nella cultura romana
Alcuni dei nostri proverbi derivano dal latino. Eccone alcuni di esempio:
- De gustibus non disputandum est - Sui gusti non si deve discutere
- Divide et impera - Dividi e comanda
- Abusus non tollit usum - L'abuso non viete l'uso
- Aurora aurum in ore habet - Il mattino ha l'oro in bocca
- Consolatium misero comites habere penantes - Mal comune mezzo gaudio
- Dura lex, sed lex - Dura legge, ma è legge
- Facta non verba - Fatti, non parole
- Fames crescit eundo - La fama, andando, diventa più grande
- Historia magistra vitae - La storia è maestra di vita
- Nemo non formosus filius matri - Ogni figlio è bello per sua madre
- Omnia cum tempore - Ogni cosa a suo tempo
Qualche frase in latino a servizio della religione
La storia del latino non può trascurare l’approfondimento di questa espressione entrata da subito nella liturgia cristiana. Vuoi seguire lezioni di latino? Scoprirai sicuramente altre espressioni!

Ad vitam aeternam (Per la vita eterna):
si può giurare amore o amicizia per l’eternità, «ad vitam aeternam». L’espressione, all’origine, è piuttosto negativa…dato che implica la condizione di morte. Ma per i cattolici che credono nel Paradiso si tratta di una semplice descrizione di quanto avverrà!
- Beati pauperes spiritu (Beati i poveri di spirito): tratta dal Salmo della montagna (Matteo, V, 3), queste parole servono oggi a designare coloro che hanno successo, senza possedere intelligenza. All’origine, tuttavia, l’espressione era migliorativa, dato che serviva a designare coloro che sono in grado di staccarsi dai beni del mondo.
La filosofia e aforismi latini da ricordare
- Errare humanum est (Sbagliare è umano): la frase completa è «errare humanum est, persevare diabolicum», «sbagliare è umano, ma perseverare nell’errore è diabolico». Spesso attribuita a Seneca, la frase esisteva già in precedenza. Si tratta di una massima filosofica che incita a perdonare gli errori dell’uomo, invitandolo anche a non persistere nell’errore. La seconda parte della citazione è chiara: chi si intestardisce nell’errore non ha scusanti. Altrimenti detto: «il solo vero errore è quello da cui non si traggono insegnamenti» (John Powell).

- Ex nihilo nihil (Nulla viene dal nulla): questi versi vengono attribuiti a Lucrezio e furono ripresi da Voltaire, nell’opera Dictionnaire philosophique. E a proposito di dizionari… hai mai consultato un dizionario latino-italiano online per cavartela nelle tue versioni? La citazione completa è «Ex nihilo nihil, in nihilum posse reverti»: «nulla proviene dal nulla, né ritorna al nulla”. Altrimenti detto: nulla può essere creato dal nulla, né essere distrutto totalmente. Queste sono solo alcune delle frasi in latino più famose e come vedi riguardano molti ambiti della vita... potrai sfoggiarle (finalmente a proposito) in molte occasioni e continuare a tramandarle!
- Si vis amari, ama (Se vuoi essere amato, ama): una frase che viene attribuita al filosofo e scrittore romano Seneca (Lucio Anneo Seneca), la usava infatti nelle sue lettere a Lucillo. Riflette uno dei principi fondanti della filosofia stoica: l'importanza dell'amore e della benevolenza in qualsiasi tipo di rapporto umano. Amore e affetto devono essere coltivati e condivisi per essere ricevuti in cambio.
| Frase in latino | Autore | Traduzione / Spiegazione |
|---|---|---|
| Audaces fortuna iuvat | - | La fortuna aiuta gli audaci |
| Aurea mediocritas | Orazio | Una dorata mediocrità (il giusto mezzo tra povertà e ricchezza, senza eccessi) |
| Carpe diem | Orazio | Cogli l'attimo (Invita a vivere il presente, senza preoccuparsi troppo del futuro) |
| Alea iacta est | Giulio Cesare | Il dado è tratto (Un'azione irrevocabile è stata fatta, le conseguenze sono inevitabili) |
| Ave Caesar, morituri te salutant | - | Ave Cesare, i condannati a morte ti salutano (Saluto dei gladiatori a Cesare prima del combattimento) |
| Quae sunt Caesaris, Caesari | Gesù Cristo | Riconoscere le responsabilità e i diritti di ciascuno |
| Do ut des | - | Do affinché tu dia (Un'azione che si fa per ottenere qualcosa in cambio) |
| Ad maiora | - | Un augurio di successo, per andare verso risultati più grandi |
| Vulnerant omnes, ultima necat | - | Tutti i colpi feriscono, l'ultimo uccide (Riferito al tempo che scorre, ogni momento avvicina alla fine) |
| Mater semper certa est, pater numquam | - | La madre è sempre certa, il padre mai (Riflessione sulla certezza della maternità rispetto alla paternità) |
| Si vis amari, ama | - | Se vuoi essere amato, ama (Incoraggiamento a dare amore per riceverlo) |
| Omnia vincit amor | Virgilio | L'amore vince tutto |
| Amantium irae amoris integratio est | Publilio Siro | Le ire degli amanti rinnovano l’amore (I litigi tra innamorati rafforzano il legame) |
| Melius abundare quam deficere | - | Meglio abbondare che scarseggiare (Meglio avere di più che meno del necessario) |
| Mens sana in corpore sano | - | Mente sana in un corpo sano (L'equilibrio tra mente e corpo è fondamentale per il benessere) |
| In medio stat virtus | Aristotele | La virtù sta nel mezzo (La moderazione e l'equilibrio sono la chiave della virtù) |
| Excusatio non petita, accusatio manifesta | - | Una scusa non richiesta è una palese ammissione di colpa |
| Per aspera ad astra | - | Attraverso le difficoltà si arriva alle stelle (Superando gli ostacoli si raggiungono i grandi obiettivi) |
| Mala tempora currunt, sed peiora parantur | Cicerone | Corrono tempi cattivi, ma se ne preparano di peggiori (Cicerone, descrivendo il declino di Roma) |
| Ars longa, vita brevis | Ippocrate | L’arte è lunga, la vita è breve (La conoscenza e le abilità richiedono molto più tempo di quanto dura la vita) |
| Scientia potentia est | Seneca | Sapere è potere (La conoscenza è la base del controllo e della forza) |
| Errare humanum est, perseverare autem diabolicum | - | Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico (Tutti possono sbagliare, ma insistere negli errori è grave) |
| Labor omnia vincit | Cartesio | La fatica vince ogni cosa (Il lavoro e l'impegno possono superare ogni ostacolo) |
| Cogito ergo sum | Plauto | Penso, quindi sono (La riflessione sul proprio pensiero è la prova dell'esistenza) |
| Homo homini lupus | Giulio Cesare | L’uomo è un lupo per gli altri uomini (Riflessione pessimistica sulla natura umana, individualista e aggressiva) |
| Veni, vidi, vici | - | Venni, vidi, vinsi (Giulio Cesare, successo immediato e totale) |
| Repetita iuvant | Socrate | Le cose ripetute giovano (Ripetere un concetto aiuta a farlo comprendere) |
| Nosce te ipsum | - | Conosci te stesso (Invito all'introspezione e alla consapevolezza di sé) |
| In vino veritas | - | Nel vino c'è la verità (Sotto l'influenza del vino le persone dicono la verità) |
| Dura lex, sed lex | - | La legge è dura, ma è la legge (Anche se severa, la legge va rispettata) |
| Tempus fugit | - | Il tempo vola (Il tempo passa velocemente, e non può essere recuperato) |
| Divide et impera | - | Dividi e comanda (Strategia di potere: dividere per controllare meglio) |
| Fortuna audentes iuvat | - | La fortuna aiuta gli audaci |
| Sic transit gloria mundi | - | Così passa la gloria del mondo (Riflessione sulla fugacità del potere e della fama) |
| Amor fati | - | Amore per il destino (Accettare e amare il proprio destino, qualunque esso sia) |
| Ad astra per aspera | - | Verso le stelle attraverso le difficoltà (Attraverso gli ostacoli si raggiungono le più grandi conquiste) |
| Verba volant, scripta manent | - | Le parole volano, gli scritti rimangono (Le parole sono effimere, mentre ciò che è scritto resta nel tempo) |
| Quid pro quo | - | Una cosa per un'altra (Scambio di favori o concessioni) |
| Vox populi, vox Dei | - | La voce del popolo è la voce di Dio (Esprime l'idea che il volere popolare è incontestabile) |
| Cave canem | - | Attenti al cane (Iscrizione presente nelle case romane, come oggi i cartelli di avviso per cani) |
| Carpe noctem | - | Cogli la notte (Invito a godersi le occasioni notturne, simile a 'carpe diem') |
| Fiat lux | - | Sia fatta la luce (Espressione di creazione e chiarezza) |
| Ad hoc | - | Per questo scopo (Fatto o creato per un motivo specifico) |
| Alter ego | - | Un altro io (Riferito a una seconda identità o personalità di qualcuno) |
| Deus ex machina | - | Un dio che emerge dalla macchina (Soluzione inaspettata e improvvisa a un problema complicato) |
| Et cetera | - | E così via (Utilizzato per indicare che un elenco potrebbe continuare) |
| Mea culpa | - | Mia colpa (Ammissione di responsabilità o errore) |
| Si vis pacem, para bellum | - | Se vuoi la pace, prepara la guerra (Per mantenere la pace, bisogna essere pronti a difenderla) |
| Quidquid discis, tibi discis | - | Tutto ciò che impari, lo impari per te stesso (Il valore della conoscenza rimane sempre personale) |
| Non scholae sed vitae discimus | - | Non impariamo per la scuola, ma per la vita (Il vero apprendimento serve alla vita reale, non solo agli studi) |
| Omnia vincit labor | - | Il lavoro vince tutto |
| Fama volat | - | La fama vola (La reputazione si diffonde velocemente) |
| Semper fidelis | - | Sempre fedele |
| Pax vobiscum | - | La pace sia con voi (Saluto di pace, spesso usato in contesti religiosi) |
| Faber est suae quisque fortunae | - | Ogni uomo è artefice della propria fortuna |
| Ceterum censeo Carthaginem esse delendam | - | Peraltro, ritengo che Cartagine debba essere distrutta (Catone il Censore, usato per ribadire insistenza su un punto) |
| Dum spiro, spero | - | Finché respiro, spero |
| Ex nihilo nihil fit | - | Dal nulla nulla nasce (Nulla si crea senza una causa o una base) |
| Ignorantia legis non excusat | - | L'ignoranza della legge non scusa (Non conoscere la legge non esonera dalla sua osservanza) |
| Acta, non verba | - | Fatti, non parole (Invito ad agire piuttosto che limitarsi a parlare) |
| Sine qua non | - | Condizione senza la quale non (Un elemento essenziale senza il quale qualcosa non può accadere) |
Conosci altre espressioni? Faccelo sapere nei commenti!










…ben vengano rubriche curiose quanto elevatissime come questa! complimenti.
Grazie mille, ci fa davvero piacere che tu abbia apprezzato il nostro articolo!
… per aspera ad astra!
Ho scoperto solo adesso la lingua latina ma ne sono entusiasta. Grazie a voi
materia odiata a scuola, ora mi affascina, vorrei capire e apprendere qualcosa di quanto perso.
Caro Bruno, non è mai troppo tardi per recuperare! Provi a dare un’occhiata alla nostra offerta di corsi di latino, se le interessa :)
Ho trovato questa frase
In nomine amoris.
Cosa significa?
Grazie in anticipo
Ciao Alba! La frase latina “in nomine amoris” può essere tradotta con “nel nome dell’amore” o “in nome dell’amore”. Spero di esserti stato utile :)
non pensavo ma e’ veramente affascinante.
Grazie Luigi, ci fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto!
Rilevo un errore (senz’altro ortografico) nel detto latino RISUS ABUNDAT IN ORE STULTORUM. È esatto “ore” (non orae). È il complemento di stato in luogo, tradotto con la preposizione IN seguita dal caso ablativo del nome della 3*declinazione OS- ORIS. Chiedo a mia volta lumi sul significato metaforico di POST LUDIUM. Grazie.
Gentile Maria,
la ringraziamo per la segnalazione, abbiamo provveduto a correggere. Per quanto riguarda l’espressione Post Ludium, essa può essere tradotta letteralmente come “dopo il gioco” o “dopo la rappresentazione”. Si tratta di un’espressione tardiva utilizzata in campo liturgico, e formata con lo stesso principio di “preludio” per indicare un brano musicale che accompagna l’uscita dei fedeli da una funzione religiosa.
Quanti improperi a scuola per questa materia, e quanto affascina ora! Come cambia la vita!
È incredibile come le percezioni cambino con il tempo, vero? 😄 Il latino, per molti, è stato una materia piena di sfide a scuola, ma col passare degli anni diventa una porta verso la comprensione di tante altre cose: la radice delle lingue moderne, la cultura antica, la filosofia. Quello che magari sembrava solo un insieme di regole e declinazioni è, in realtà, la chiave per leggere testi classici e scoprire il pensiero di un’intera civiltà.
Spesso, con l’età e l’esperienza, riusciamo ad apprezzare quella bellezza che da giovani magari ci sfuggiva. La vita è davvero un viaggio curioso! Se ti appassiona il latino ora, potresti trovare incredibilmente gratificante riscoprire questa lingua con nuove prospettive. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrebbe affascinato così tanto? 😄📜
OTTIMO UTILISSIMO REALE.
Grazie Vincenzo, ci fa piacere che l’articolo sia stato di suo gradimento!
Molto istruttivo. Hraoe
Grazie Franco per il commento, ci fa piacere che l’articolo le sia piaciuto!
Nescio nec me pudet nescire quod nesciam: non so, ne mi vergogno di non sapere ciò che non so. Cicerone
Concreto e bello semplice
Grazie Bruno, ci fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto!
great lesson!
Thank you, glad you enjoyed the article!
Promisso boni villi est obligatio.
Un celebre proverbio medievale! Grazie Alessandra per il contributo!
Un applauso, mi avete riportato ai tempi del liceo.
Grazie Giorgio, ci fa davvero piacere che il nostro articolo ti sia piaciuto e ti abbia permesso di viaggiare nel tempo!
Momento tra me e me stesso leggere questeo
Frammenti di saggezza
Quando sono stanca perdo un po del mio tempo c on il cell ,sono conteta di poter visionare iniziative di questo tipo che aggiungono conoscenze ..chi conosce ,a prescindere dall ambito ,ha il dovere di divulgare 👏👏
Grazie per il tuo commento! È bello sapere che trovi utile dedicare un po’ del tuo tempo a iniziative come questa, che contribuiscono ad arricchire le tue conoscenze. Condividere ciò che impariamo è un modo meraviglioso per diffondere il sapere e far crescere la comunità intorno a noi. Buona lettura e continua a seguirci!
E’ la nostra cultura e come tale deve essere rispettata e difesa, purtroppo questo non accade
Grazie per il tuo commento! Hai perfettamente ragione, il latino rappresenta una parte fondamentale della nostra identità culturale. Continuare a studiarlo è un modo per preservare le nostre radici e mantenere viva una lingua che ha influenzato in maniera profonda quella che parliamo tutti i giorni e la nostra visione del mondo.
grazie per aver fatto riaffiorare con questi motti il poco latino studiato alle medie tantissimi anni fa.- Allora lo odiavo ma adesso è bello sentirlo ancora vivo.
Ciao Sergio,
ci fa piacere che il nostro articolo abbia riacceso un po’ in te la fiamma assopita del latino 🔥
Amicus Plato sed major amicus veritas (Amo Platone, ma amo ancor più la verità)
Nel paragrafo viene detto che Socrate era discepolo di Platone
Ciao Fabio,
è stata una svista che abbiamo già corretto!
Solo io anvora ricordo qualche locuzione latina . Ma dopo aver studiato il latino per oltre 8 anni è evidente che quslcosa in testa sia rimasto.
Grazie, Salvatore, per il tuo commento! È bello sapere che, anche a distanza di anni, certe conoscenze restano ben impresse nella memoria 😊
Il latino, con la sua struttura logica e il suo rigore, lascia davvero un’impronta duratura: non è raro che locuzioni, modi di dire o semplici parole tornino alla mente nei momenti più inaspettati. E questo è proprio il segno di quanto certi studi, anche se lontani nel tempo, continuino a far parte del nostro bagaglio culturale.
Grazie per averlo condiviso con noi! 📖✨
Ottimo lavoro!!! Mi ricordo che la mia insegnante di italiano quando doveva interrogare qualcuno di noi e riceveva la solita risposta “professoressa, ma io credevo che oggi non interrogavate” lei rispondeva sempre “stultum est dicere putabam”
Ciao Claudio,
Grazie! Bellissimo aneddoto! La tua insegnante aveva sicuramente un modo efficace (e ironico) di sottolineare l’importanza di essere sempre preparati. “Stultum est dicere putabam” è una frase che colpisce e richiama quel rigore tipico del latino, che non lascia spazio a scuse. Dimostra anche come il latino, pur essendo una lingua antica, possa ancora essere usato con efficacia nella comunicazione quotidiana… e durante le lezioni :)
buongiorno,ho bisogno di voi, vorrei trovare una frase che rispetti l’acronimo R.S,A,, potete aiutarmi? grazie in anticipo
Buongiorno! Ma certo, saremo felici di aiutarti 😊
Per poterti proporre una frase che rispetti l’acronimo R.S.A., mi sarebbe utile sapere in quale contesto intendi usarla: ad esempio, è per un progetto scolastico, un’attività professionale, un nome simbolico, qualcosa di creativo?
Salve,
vi informo che c’è un errore molto grave a proposito di Socrate e Platone: è quest’ultimo il discepolo del primo ! Inoltre, l’avverbio di tempo è “oggigiorno “ non “oggi giorno “.
Errare humanum est
Buongiorno Angelica,
Grazie per la segnalazione! C’era in effetti una svista nel testo, poiché il soggetto della frase era Aristotele, allievo di Platone, e non Socrate, che fu in effetti suo maestro. Abbiamo provveduto a correggere 😊
E’ esatto tradurre “ubi deficiunt equi trottant aselli” quando mancano i cavalli trottano gli asini?
Come tradurre: “I simili non mangiano i simili”?
Ciao Vito,
La frase “ubi deficiunt equi, trottant aselli” può essere tradotta correttamente con “quando mancano i cavalli, trottano gli asini”. È una traduzione fedele e rende bene il senso: in assenza dei migliori, si fa con ciò che si ha, anche se meno adatto o meno nobile.
Per quanto riguarda “i simili non mangiano i simili”, in latino potresti renderlo con “similes similes non devorant”. La costruzione è semplice ma efficace, e conserva quel tono proverbiale.
Sia pur dopo cinque anni di Liceo, non pensavo di trovarmi ancora a mio agio col Vostro bell’articolo nonostante i miei 95 anni!
Ciao Luciano,
Che gioia leggere il tuo commento, soprattutto riferito a un articolo sul latino! Sapere che, anche a 95 anni, riesci ancora a trovare piacere e familiarità con una lingua così affascinante è davvero ispirante. Il latino lascia un’impronta profonda in chi lo ha studiato, e il tuo messaggio ne è la prova più bella. Grazie per averlo condiviso con noi! 💛📖
La lingua latina è alla base della nostra cultura chi lo misconosce è ignorante in partenza!
Ciao Anna,
Il latino ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale nella formazione della nostra lingua, del nostro pensiero e della cultura europea in generale. È comprensibile la passione con cui lo difendi! Proprio per questo continuiamo a parlarne e ad approfondirne l’importanza nel nostro blog. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero! 📜✨
Ottima rubrica.Chiedo cortesemente se e’ giusto tradurre la locuzione ” magna cum gratia” con grazie mille?
Ciao Giaco,
Letteralmente, “magna cum gratia” si potrebbe tradurre come “con molta grazia”, ma va detto che non è una locuzione latina classica né una formula comunemente utilizzata, né in ambito accademico né in altri contesti formali del latino.
In latino, gratia può effettivamente significare “grazia”, “favore” o anche “riconoscenza”, ma l’espressione “magna cum gratia” risulta un po’ forzata per un uso autentico. Se vuoi esprimere un concetto come “con molta grazia” in un contesto elegante o poetico, potresti usare formule più corrette stilisticamente come cum magna venustate (con grande grazia/bellezza), ma sono usi più letterari.
Insomma, è una costruzione che può avere senso a livello lessicale, ma non è una locuzione latina consolidata. Grazie per questa bella osservazione, che apre spunti interessanti sulla lingua! Se ti va di approfondire, i nostri insegnanti sono sempre felici di esplorare il latino insieme! 📜✨
Grazie, toto corde! Sono commosso ricordando il mio Liceo.
Grazie, toto corde! Sono commosso ricordando il mio Liceo.