Il 70% dei ragazzi intervistasti da Terres des Hommes pensa che non si faccia abbastanza per contrastare il bullismo a scuola. Lo dice l'ultima indagine Osservatorio Indifesa, condotta dall'associazione su un campione di oltre 3.400 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni.

Ogni anno, l'indagine rivela che in Italia, 6 adolescenti su 10 hanno assistito ad atti di bullismo e cyberbullismo. Inoltre, il 50% dei ragazzi delle scuole medie e superiori è stato vittima di bullismo di persona e sulla rete.

Troppo spesso si sente parlare del fenomeno del bullismo (e del cyberbullismo) in televisione. Al solo pensiero del danno fisico e mentale che provoca nei bambini e negli adolescenti, rabbrividiamo.

Ma come reagire se pensi che tu tuo figlio sia vittima di bullismo a scuola? Cosa fare se invece è lui o lei a comportarsi da bullo?

Cercheremo di fornire spunti di riflessione e consigli pratici in questo articolo.

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Bullismo a scuola: come intervenire se tuo figlio ne è vittima

Riuscire a cogliere i segnali del bullismo è già un primo passo importante da fare come genitore. Se sospetti che tuo figlio subisca atti di aggressione nel suo istituto scolastico, devi reagire. Ecco come fare.

Come cogliere i segnali del bullismo

Il fenomeno del bullismo ha un impatto sull'andamento scolastico e sulla condizione psico-fisica delle vittime.
Quando uno studente è vittima di bullismo cambia il suo comportamento.

In un istituto scolastico, quasi la metà degli studenti rischia di cadere vittima di diverse forme di bullismo:

  • Bullismo morale o psicologico, fatto di intimidazioni, minacce, insulti, calunnie
  • Bullismo fisico, con colpi e aggressioni fisiche
  • Cyberbullismo, attacchi personali tramite internet
  • Molestie sessuali

Gli atti di bullismo si ripetono con costanza e sono dettati dall'intenzione di fare del male al bersaglio delle violenze di fronte al gruppo. A volte, il fenomeno è talmente sottile, specie se si tratta di bullismo psicologico, che il gruppo, che siano bambini, ragazzi o insegnanti, non riesce a percepirlo.

Per questo è importante riconoscerne i segnali in tempo.

Questi sono alcuni dei segnali che indicano che uno studente è vittima di bullismo

  1. Non vuole andare a scuola
  2. Spesso arriva a lezione in ritardo
  3. Non vuole prendere il pullman o andare a mensa
  4. Chiede ai genitori di accompagnarlo o andare a riprenderlo
  5. Chiede spesso del denaro
  6. Spesso ha lividi e graffi
  7. Perde o rovina spesso il materiale scolastico e personale
  8. Ha cambiato atteggiamento: più aggressivo, introverso...
  9. Prende dei brutti voti, anche se prima andava bene a scuola
  10. In classe ha un atteggiamento insolente o è assente
  11. Ha difficoltà a dormire
  12. E' sempre stanco
  13. Accusa mal di testa e mal di pancia
  14. Ha perso l'appetito oppure mangia molto più di prima
  15. Perde peso
  16. Ha degli incubi
  17. Ha degli eczemi
  18. Perde i capelli
  19. Ha uno scompenso ormonale o della crescita
  20. Non ha amici
  21. Sussulta quando riceve un messaggio
  22. Passa al telefono molto più tempo del solito

La cosa più importante da fare, come genitore, è prestare attenzione a tutti i cambiamenti nel comportamento dei bambini o dei ragazzi. Non è sempre facile individuare le situazioni di bullismo: gli studenti che ne sono vittima, generalmente, non ne parlano direttamente con i genitori o con gli insegnanti.

I segnali che uno studente è un bullo

Risulta ancora più difficile individuare lo studente bullo perché a casa si dimostra piuttosto discreto e si comporta bene con i genitori. I segnali d'allarme cambiano a seconda del profilo dell'aggressore:

  • Il bullo che segue è un testimone passivo:
    • Peggioramento dell'andamento scolastico
    • Improvvisa modifica del comportamento
    • Disturbi depressivi e senso di colpa
  • Il bullo minore è all'origine dei costanti atti di bullismo:
    • Ha molti amici
    • Si prende cura di sé
    • Non rispetta le regole e i limiti imposti
    • Si prende gioco degli altri
    • Non è dotato di empatia
  • Il bullo aggressore ripete il trauma subito
    • Non si prende cura di sé
    • Ha un comportamento autodistruttivo (alcol, droga, sigarette, autolesioni)
    • E' isolato
    • Può sviluppare la fobia scolastica
La prima cosa da fare per aiutare i tuoi figli contro il bullismo è parlarne.
Agisci subito se pensi che tuo figlio sia vittima di bullismo!

Essere vittima di bullismo: le conseguenze

Quando pensiamo al fenomeno del bullismo a scuola, per prima cosa pensiamo alle vittime, perché sono loro in prima persona a subire il maggiore danno.

Effetti del bullismo a breve termine:

  • Assenteismo e dispersione scolastica
  • Isolamento relazionale
  • Incapacità di coltivare delle relazioni
  • Sentimento di abbandono
  • Disturbi del metabolismo e del comportamento

Effetti a medio termine:

  • Disturbi di ansia e depressione
  • Comportamenti volenti verso gli altri e verso se stessi
  • Tendenze suicide

Effetti a lungo termine:

  • Disturbi nella socialità
  • Disturbi psichici: depressione, disturbi del sonno, ansia cronica, fobia sociale, tentativi di suicidio

Prima tappa: parlane con tuo figlio

Sembra difficile adottare l'atteggiamento giusto e parlare con tuo figlio di violenza psicologica, fisica e sessuale. Innanzitutto, un ragazzo o una ragazza che si trova di fronte ad atti di bullismo a scuola, difficilmente ne parlerà a casa.

Dovrai toccare l'argomento con tatto.

Fare una domanda troppo diretta come, "Ti prendono di mira i bulli a scuola?" non ti porterà a niente.

Tuo figlio non vorrà farti preoccupare e ti risponderà di no. Sarebbe meglio, allora, trattare l'argomento senza tirare in ballo tuo figlio direttamente.

Potresti dirgli: "So che in alcune scuole ci sono dei casi di bullismo [magari prendi spunto da una notizia al telegiornale]. Mi domandavo, ma a scuola tua succede la stessa cosa? Hai mai visto degli studenti comportarsi da bulli?"

L'obiettivo è far capire a tuo figlio che può parlarne con te e può contare sul tuo aiuto per trovare una soluzione e far cessare le vessazioni.

Seconda tappa: parlane con il dirigente scolastico

Anche se tuo figlio ti indica chiaramente i nomi dei suoi aggressori, non confrontarti direttamente con i loro genitori. Potrebbe essere controproducente.

Il problema deve essere affrontato con la mediazione di una figura esperta: il dirigente scolastico, gli insegnanti della classe, il referente scolastico per il bullismo.

Prenditi il tempo per spiegare la situazione al responsabile scolastico con cui ne vuoi parlare. Sarà il dirigente a incontrare i genitori dei bulli e decidere sulle sanzioni da imporre agli aggressori e sulle soluzioni per tuo figlio.

Terza tappa: consulta un professionista della salute mentale

Se la scuola prevede un servizio di supporto psicologico alle famiglie, valuta la possibilità di iscriverti. In alternativa, puoi farti seguire da uno psicologo per promuovere la salute mentale di tuo figlio e aiutarlo a guarire dopo gli atti di bullismo.

La figura del medico e dello psicologo scolastico raramente si trova davvero nelle scuole, ma potrebbe essere il punto di partenza per prevenire episodi di bullismo lì dove si verificano più spesso.

Tieni presente che ogni scuola dovrebbe rendere pubblico un protocollo di intervento in caso di bullismo e cyberbullismo. Prendine visione per capire a chi puoi rivolgerti per offrire sostengo a tuo figlio.

Contatta la scuola di tuo figlio per avere la loro mediazione e il loro supporto in caso di bullismo.
Non affrontare direttamente l'aggressore di tuo figlio o i suoi genitori!

Quarta tappa: sporgi denuncia alle forze dell'ordine

Sappi che nei casi di bullismo dove l'istituto scolastico non si muove, non cessano le vessazioni o pensi che sia la soluzione migliore per i tuoi figli, puoi cercare un'altra soluzione al bullismo a scuola: sporgere denuncia.

Il bullismo è un reato perché tutti gli atti che lo compongono, come l'intimidazione, la coercizione, la diffamazione, la violenza fisica e psicologica, sono punibili per legge.

Lo dice una sentenza della Core di Cassazione Penale (n. 163/2021) che riconosce che il fenomeno sociale del bullismo è perseguibile per legge a seconda del tipo di reato a cui è associato. Inoltre, la stessa sentenza dice che il bullismo rientra nella violenza privata se la vittima viene messe in una condizione di soggezione e coercizione a causa delle minacce e prepotenze subite. L'art. 612 bis del codice penale li definisce atti persecutori.

Se il bullo è un minore che ha meno di 14 anni, il questore emette un ammonimento e si può sempre chiedere un risarcimento per qualsiasi danno morale, biologico o esistenziale subito. Chi ha più di 18 anni può subire un processo in base al reato commesso:

  • Lesioni personali, art. 582 del codice penale
  • Percosse, art. 581 del c.p.
  • Diffamazione, art. 595 del c.p.
  • Danneggiamento (alle cose), art. 635 del c.p.
  • Minacce, art. 612-bis del c.p.
  • Molestie, art. 660 del c.p.
  • Discriminazione razziale, etnica e religiosa, art. 604 bis del c.p.

Se viene giudicato colpevole, il bullo maggiorenne dovrà scontare una condanna. Se invece è ancora minorenne, ne risponderanno le persone responsabili per lui: i genitori, gli insegnanti e il dirigente scolastico che hanno l'obbligo di protezione e sorveglianza.

Alcune circostanze possono essere delle aggravanti che pesano sulla sentenza come il razzismo o la condizione di invalidità della vittima. Tra queste aggravanti non figura l'omofobia, visto che il dibattito si è arenato in Parlamento.

Inoltre, la legge 29 maggio 2017 n° 71 contrasta il cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni.

Prova le nostre ripetizioni a napoli e dintorni!

Bullismo a scuola: come intervenire se tuo figlio è un bullo

Il bullismo a scuola si combatte con l'ascolto e l'azione tempestiva, prima che si arrivi a danni e denunce.
Una denuncia per bullismo ha conseguenze giuridiche e sociali.

Probabilmente saranno il dirigente scolastico e gli insegnanti a rivelarti che tuo figlio ha commesso atti di bullismo contro un compagno di classe. Non ti colpevolizzare, perché in genere chi aggredisce i compagni a scuola tende a essere discreto a casa.

Inoltre, le azioni di bambini e ragazzi non necessariamente si spiegano con l'educazione ricevuta in casa. Alcuni fatti violenti si verificano anche in contesti familiari tranquilli.

I ragazzi possono diventare dei bulli perché imitano altri compagni, perché loro stessi sono stati dei bersagli dei bulli, perché sono insicuri e gelosi o perché pensano di sentirsi più potenti e ammirati.

Anche se i comportamenti sbagliati di tuo figlio non dipendono da te, il modo in cui reagisci quando ne vieni a conoscenza è decisivo.

Gli effetti del bullismo sui bulli

A differenza di quello si può pensare, i bulli subiscono delle conseguenze che possono deteriorare il loro percorso di vita, e non si tratta solo delle sanzioni scolastiche o giudiziarie. Anche i bulli hanno bisogno di accompagnamento per uscire dalla situazione in cui si trovano e minimizzare i danni.

Effetti sui bulli a breve termine:

  • Mancanza di empatia
  • Comportamenti violenti ripetuti
  • Chiusura in un circolo vizioso di violenza

A medio termine:

  • Insuccesso scolastico
  • Marginalizzazione

A lungo termine:

  • Vita sociale precaria
  • Delinquenza
  • Disturbi nelle relazioni e tendenza alla violenza contro la famiglia
  • Depressione
  • Consumo di alcol e/o droga

Primo consiglio: non negare quanto accaduto

Non farti sopraffare dalla notizia scioccante. Se il dirigente scolastico ti contatta, secondo il protocollo della scuola, significa che i fatti di bullismo sono stati verificati. L'istinto di un genitore è quello di proteggere i figli e, anche involontariamente, gettare la colpa sull'altro studente coinvolto.

Assimila l'informazione ricevuta, riprenditi dalla delusione e informati su quello che è accaduto. Ascolta le istituzioni scolastiche e prendi sul serio le accuse. In questo modo dimostrerai a tuo figlio che non accetti episodi di aggressione.

Se tuo figlio ha difficoltà in campo scolastico, aiutalo con le ripetizioni private!

Seconda tappa: mostra a tuo figlio le conseguenze serie del bullismo senza minimizzare

Tuo figlio deve capire che il bullismo è un comportamento inaccettabile (ma sappiamo bene che è anche un reato).

Non smettere di dialogare con tuo figlio. Chiedigli di spiegare il proprio comportamento. Per quanto tu sia contrariato, cerca di capire qual è il motivo che lo spinge a certi gesti e parole. A volte scopri una sofferenza che non riesce a esprimere, un sentimento di frustrazione intensa.

Metti tuo figlio di fronte alle proprie responsabilità e alle conseguenze del bullismo:

  • dovrà scusarsi sinceramente con la persona che ha preso di mira
  • dovrà affrontare le sanzioni previste dalla scuola che frequenta
  • dovrà accettare anche la tua punizione e la perdita di alcuni privilegi

Fatti aiutare da un professionista, se possibile, perché questo tema rimette seriamente in discussione il tuo ruolo di genitore e il rapporto con tuo figlio. Prendi in considerazione anche le ripetizioni online!

Terza tappa: offri delle soluzioni

Cerca di capire perché tuo figlio sente il bisogno di perseguitare i propri compagni. Con uno psicologo questo percorso è meno tortuoso.

Cercate delle soluzioni per mettere fine a questi comportamenti.

Evita di comunicare in maniera aggressiva: se reagisci con violenza anche verbale, tuo figlio penserà che sia una reazione giusta anche per lui quando si sente frustrato o arrabbiato.

Un bullo aggredito non fa altro che confermare la validità delle proprie reazioni aggressive.
La rabbia non è la soluzione al bullismo.

Quarta tappa: collabora con le autorità

Tuo figlio dovrà assumersi ufficialmente le proprie responsabilità.

Preparati a incontrare il dirigente e l'insegnante di classe e dialogare con loro sui fatti che vedono coinvolto tuo figlio. Verrai informato sulle sanzioni che gli saranno applicate e potrai verificare se le conseguenze sono appropriate e in linea con le politiche della scuola contro il bullismo.

Metterti nei panni del ragazzo o della ragazza perseguitato o perseguitata potrebbe aiutarti: come vorresti che reagisse la scuola se la vittima fosse tuo figlio?

Le sanzioni scolastiche che si applicano a chi commette atti di bullismo sono commisurate alla gravità dei fatti e includono:

  • Richiamo verbale sul registro di classe
  • Ammonizione scritta
  • Temporaneo allontanamento dalla lezione e da altre attività
  • Esclusione e sospensione da attività extra-scolastiche
  • Allontanamento e sospensione dalle attività scolastiche per un massimo di 15 giorni
  • Allontanamento fino alla fine dell'anno scolastico
  • Esclusione dallo scrutinio finale e dall'esame di stato

Per i casi meno gravi, le autorità scolastiche prendono in considerazione sanzioni alternative come esperienze di volontariato e lavori socialmente utili.

Per aiutare tuo figlio hai pensato alle ripetizioni?

Denuncia per bullismo: come recuperare e guarire

E' fondamentale accompagnare il bambino o l'adolescente in un processo di recupero post-bullismo. Anche se cessano le vessazioni, gli effetti prodotti continueranno a sentirsi nella vita della vittime.

Recuperare la fiducia in se stessi è molto importante per guarire dal bullismo.
Il recupero dal bullismo passa per l'aiuto di uno specialista e la fiducia in se stessi.

Aiuta tuo figlio

  • Aiutalo a ritrovare la fiducia in se stesso: è fondamentale mostrare ai tuoi figli che non hanno niente a che vedere con l'immagine che i bulli hanno creato di loro, qualunque sia il motivo per cui sono stati presi di mira. Lo scopo è quello di mostrare a tuo figlio quanto vale e non solo agli occhi della propria famiglia. Proponi a tuo figlio di creare un elenco delle dieci cose che sa di saper fare bene o meglio degli altri. Potrebbe essere uno sport, una passione, un divertimento, una competenza o anche una semplice azione della vita quotidiana.
  • Spiega a tuo figlio che nella maggior parte dei casi di bullismo, l'aggressore se la prende con gli altri perché non ha fiducia in se stesso. L'obiettivo non è dire a tuo figlio di diventare lui stesso un bullo o di essere violento. Al contrario, il messaggio è che i compagni che usano la violenza hanno problemi di autostima. Hanno bisogno di schiacciare gli altri per sentirsi più forti.
  • Aiuta tuo figlio a rispondere ai bulli, con calma e sicurezza, spiazzandoli con frasi come "Ma la tua vita è davvero così poco interessante che hai bisogno di prendertela con me?" o "Aggredire sempre gli altri ti aiuta a sentirti meno inutile?"
  • Insegna a tuo figlio ad allontanarsi dagli aggressori e trovare degli amici che gli vogliono bene e di cui si può fidare.

Sei stato vittima di bullismo e tuttora ne subisci le conseguenze? Ecco alcuni consigli per affrontare la situazione e ridurre i danni anche in età adulta.

Aiutati

  • Distaccati dal passato: in nessun momento della tua vita, il bullismo subito è dipeso da te.
  • Crea un elenco di ciò che ti piacerebbe modificare, per esempio la mancanza di fiducia in te stesso o l'incapacità di essere felice e lavoraci da solo o insieme al tuo terapeuta.
  • Fatti ispirare dalle testimonianze di altre vittime di bullismo. Non sei solo, con te ci sono altre persone che possono capirti e farti ritrovare la motivazione.
  • Trova un'attività che ti fa stare bene: danza, canto, scrittura, teatro...
  • Segui un percorso terapeutico adatto alla tua situazione, come la terapia cognitivo-comportamentale.

Ricordati che in caso di bisogno puoi chiamare il 114.

Bullismo a scuola: a chi rivolgersi per ottenere supporto

Per supportare tuo figlio è importante che la tua posizione sia solida e chiara. Il che non vuol dire che devi fare tutto da solo. Puoi rivolgerti al numero verde 114, dedicato all'emergenza infanzia oppure contattare delle associazioni:

  • L'Associazione contro il bullismo scolastico, ACBS, è stata fondata da un ragazzo vittima di bullismo proprio per aiutare gli studenti come lui durante il percorso scolastico. Offre supporto con assistenti sociali e altri ragazzi che hanno vissuto sulla propria pelle atti di bullismo. Fa campagna di sensibilizzazione ed educazione nelle scuole.
  • BULLI STOP è un centro per la prevenzione e l'informazione sul bullismo che coinvolge i ragazzi in spettacoli teatrali, convegni ed eventi nelle scuole. Oltre all'aspetto comunicativo e mediatico (questa associazione è sostenuta da molti VIP), c'è anche un supporto legale con avvocati specializzati.
  • L'Associazione italiana cyberbullismo e sexting, AICS, offre uno sportello di ascolto per le vittime di bullismo e organizza in tutta Italia eventi di informazione e solidarietà.

Dai un'occhiata ai nostri annunci ripetizioni nella capitale!

L'informazione, l'ascolto e la comunicazione scuola-famiglia sono il modo migliore per prepararti a prevenire e reagire di fronte al bullismo scolastico.

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue