Ciao! Sono laureato in ingegneria informatica e sono qui per insegnare tutto quello che questo bellissimo settore può dare! Ho esperienza nel campo dell'insegnamento e non vedo l'ora di cominciare

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• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?

  La mia passione per l'informatica è nata da piccolo, quando cercavo di capire come funzionassero i videogiochi. Un giorno ho scoperto che dietro c'erano linee di codice, e da lì non mi sono più fermato. Le lezioni private sono arrivate quasi per caso: aiutavo i miei compagni all'università prima degli esami, e mi sono accorto che mi piaceva davvero vedere qualcuno fare "click" e capire qualcosa che prima sembrava impossibile.

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  Adoro insegnare programmazione (soprattutto Flutter e Java), algoritmi e logica: sono come puzzle da risolvere insieme. Mi piace anche affrontare problemi di calcolo numerico, perché permettono di unire matematica e codice. Quello che mi appassiona meno? Probabilmente le parti troppo teoriche e lontane dalla pratica, come la compilazione manuale di tabelle della verità in logica proposizionale… ma se servono, le facciamo con il sorriso!

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Il mio professore di Sistemi Operativi è stato un grande punto di riferimento: severo, ma giusto. Aveva la capacità di rendere affascinanti anche le code di processo e la gestione della memoria. In più, il libro "Il Codice" di Charles Petzold mi ha aperto gli occhi sul legame tra fisica, matematica e informatica. Mi ha fatto capire che tutto parte da zero e uno, eppure ci porta fino alle intelligenze artificiali.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo ambito?

  Serve pazienza, empatia, ma anche curiosità. Un buon insegnante non si limita a spiegare, ma capisce chi ha davanti e adatta il proprio linguaggio. E soprattutto: non smette mai di imparare. Se non sei tu il primo a voler capire, difficilmente riuscirai a trasmettere quella scintilla agli altri.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o a una esperienza di lezione!

  Una volta, durante una lezione online, il mio allievo aveva il microfono disattivato e continuava a gesticolare con aria disperata. Pensavo fosse in difficoltà, invece aveva solo il gatto che gli camminava sulla tastiera e stava cercando di tenerlo lontano dal tasto "canc". Abbiamo riso per dieci minuti e da allora abbiamo deciso di far partecipare anche il gatto, con tanto di nickname personalizzato nel meeting.

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola…?

  Assolutamente sì! Il mio primo esame di Analisi 1 è stato un disastro. Pensavo di aver studiato bene, ma non avevo capito il metodo. È lì che ho imparato che studiare non basta: bisogna imparare a studiare nel modo giusto. Ed è proprio questo che cerco di trasmettere a chi si affida a me.

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  Sono appassionato di disegno, tennis, fumetti, film e serie tv. Inoltre ho anche scritto un romanzo di genere fantascientifico intitolato "DEIM - La città del futuro", che vi consiglio a tutti di leggere!

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Credo che la mia forza stia nel saper ascoltare. Ogni studente ha un proprio modo di imparare, e io mi impegno a costruire le lezioni su misura, rendendole stimolanti e mai banali. E poi ci metto passione vera: vedere qualcuno che inizia a credere in sé stesso grazie a ciò che ha imparato… è la mia più grande soddisfazione.