Diplomato al corso BTEC Extended Diploma in Music a Verona. 8 anni di esperienza. Studente al Conservatorio di Trento. Preparazione adeguata in tutte le discipline di natura musicale; propongo lezioni

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• Quando hai cominciato ad appassionarti alla musica e quando hai iniziato a suonare il tuo strumento preferito?

  La mia passione per la musica nasce a tenera età: andavo matto provando a tenere il tempo sui brani che passavano per radio, e un giorni i miei genitori decisero che fosse meglio provare a tenere il ritmo su uno strumento vero piuttosto che le pentole di casa! Ho avviato dunque questa mia passione con la batteria, all'età di 7/8 anni.

• Quale musica potresti ascoltare in loop senza stancarti mai?

  Ho cambiato molto stile e generi durante gli anni, iniziando con il rock degli anni '70 e arrivando al pop, ma un genere che ascolterei per giorni è il folk: rispecchia a pieno la mia indole musicale e i testi sono sempre lezioni di vita!

• Qual è la lezione più difficile o più sorprendente che ti ricordi?

  Una lezione che mi rimarrà per sempre impressa è che la musica non è universale: ricordo quando i miei professori dicevano che la musica "parla" a chiunque, ma ho provato sulla mia pelle (anche con esperimenti sociali) che non è sempre il caso; per esempio, una volta entrato nella mentalità che tutta la musica ha uno scopo e risvolto sociale, ho poco a poco ampliato la percezione dei generi musicali, anche eventuali pregiudizi.

• Qual è, secondo te, lo strumento più complicato da suonare e perché?

  Certo ogni strumento è difficile a modo suo, e avere le competenze necessarie per suonarne uno bene richiede sempre anni di duro lavoro, ma a parer mio, lo strumento più difficile da suonare è l'organo: ho un paio di amici organisti al conservatorio e ogni volta che li vedo in azione non riesco a capire come facciano a coordinare mani e piedi così bene.

• Quali sono, secondo te, le chiavi per riuscire in campo musicale (oltre a quelle del Sol e del Fa :-P)?

  Riuscire nel mondo musicale non è per niente facile, ma non per questo impossibile; un paio di linee guide che consiglio ai miei allievi sono: dai sempre tutto te stesso a chi ti ascolta, e supporta chi fa il tuo stesso mestiere! Soprattutto quest'ultimo mi ha permesso di conoscere numerosa gente fantastica del settore, che mi ha anche aiutato nel tempo per molti progetti.

• Quali sono i musicisti con i quali ti piacerebbe improvvisare una jam session o esibirti in concerto? Perché?

  Se avessi la possibilità di formare una jam session con alcuni musicisti di successo non mancherebbero: John Mayer ed Eric Clapton. Questi due personaggi, rispecchiando il nuovo e il vecchio, creerebbero sonorità interessanti e territori armonici inesplorati!

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o al tuo lavoro!

  Un aneddoto molto simpatico nella mia esperienza lavorativa successe quando stavo dando la prima lezione di impostazione musicale di base a due bambini. Chiesi a loro cosa fosse la musica e non sapevano darmi una risposta: cercarono il mio sguardo per un aiuto ma dissi loro che è giusto non avere una risposta a questa domanda: la musica è tutto, talvolta nulla, ci da conforto, ma a volte anche soffrire.. i bambini mi guardarono, compiaciuti del loro non rispondere e mi dissero "maestro ma allora la lezione è finita?", risi con loro e subito dopo ci mettemmo al pianoforte.

• Cosa ti rende un vero Superprof adorato da tutti gli allievi?

  Ciò che mi ha aiutato molto in questi anni di insegnamento è lavorare con molte persone di età diversa! Mi ha formato per quanto riguarda i vari tipi di approccio e anche la "serietà" della lezione, anche se continuo a ripetere ai miei allievi che questa è una passione che ci deve far stare bene, di certo non stressare. Ormai dedico alla musica tutta la mia giornata, che sia la sveglia al mattino, il suonare di giorno e l'ascoltare un disco nuovo di sera, vivo di musica. Spero di riuscire a trasmettere anche ai miei allievi la stessa passione!