Diplomato al liceo linguistico Ferraris/Quinto Ennio di Taranto con 100/100 e laureata in Triennale all'Università degli Studi di Milano in Mediazione Linguistica e Culturale.

Saperne di più su Martina

• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua? Origini familiari, interesse personale, un insegnante ispirante o magari un grande amore?

  Sin dal liceo e continuando per l'università ho sempre scelto di studiare spagnolo e tedesco. La mia lingua preferita è lo spagnolo, perché sono affascinata dalla cultura della Spagna tanto simile quanto differente dalla nostra italiana e oltre ciò, la mia passione proviene anche da una bravissima professoressa che ebbi al primo anno di liceo.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  Un personaggio molto importante nella letteratura spagnola è il Don Quijote, alla base della cultura spagnola con lo scrittore Miguel de Cervantes.

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  Quando andai in Spagna a vivere un mese con una famiglia spagnola, mi resi conto che anche le persone più adulte (o anziane) uscivano non solo la sera ma anche la notte e avevano per la maggior parte capelli colorati. Ciò mi divertiva perché in Italia invece si ha un'altra concezione dell'anziano, molto più classica e tradizionale. E un'espressione molto divertente spagnola è "Andar con la hora pagada al culo" = l'acqua alla gola.

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Amo la musica, i ritmi, le tradizioni e l'accento argentino. E in più adoro imparare e parlare le lingue, perché credo che siano una porta aperta sul mondo!

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  Questa lingua per quanto possa essere simile all'italiano, in realtà presenta varie caratteristiche sgradevoli, come la presenza dei cosiddetti "falsi amici", il memorizzare tutti i verbi che mutano in continuazione e soprattutto all'inizio il problema principale sono gli accenti.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Quando andai in Spagna all'età di 14 anni, mi ritrovai a vivere con una signora spagnola e una ragazza americana. La ragazza americana stava imparando lo spagnolo quindi non comprendeva nulla di ciò che dicesse la signora. Perciò nelle situazioni in cui le due cose volevano comunicare, io traducevo in spagnolo per la padrona di casa e in inglese per l'americana. È da questo avvenimento che poi ho capito di voler comunicare con la gente, perciò ho continuato i miei studi nella triennale universitaria di Mediazione linguistica e culturale.

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni, dei tuoi viaggi, dei tuoi hobby!

  Sono una ragazza pugliese molto socievole, gentile, attiva, sempre sorridente e amo tanto aiutare gli altri, perché in questo modo mi sento più soddisfatta di me stessa ogni giorno di più. Ho viaggiato in diversi luoghi, Roma, Venezia, Milano, Basilicata, Sicilia, Napoli, Malta, Budapest, Madrid, Salamanca. Adoro viaggiare e se disponessi di uno stipendio con denaro illimitato, spenderei tutto nei viaggi, perché formano, aiutano a costruirsi un'identità tanto individuale quanto collettiva e a conoscere sé stessi. Per quanto riguarda gli hobby amo leggere libri riguardanti l'antichità, l'Egitto e i misteri. Ho fatto danza per 10 anni, poi ho continuato con Pilates, amo la musica di ogni genere.

• Cosa ti rende un vero Superprof, oltre alla capacità di parlare ed esprimerti in più lingue?

  Penso che oltre alle proprie abilità, capacità e ad un buon insegnamento, sia necessario essere sempre buoni, umili e di sostegno alle altre persone, ragazzi o bambini che ci si ritrova di fronte. L'intento dell'insegnamento è dover davvero insegnare qualcosa sia nello studio che nella vita in generale.
  Credo che la scuola, lo studio e l'istruzione debbano avere oltre che uno scopo educativo, anche caratteristiche come il divertimento, la passione, incrementare il sostegno ai bambini/ragazzi con difficoltà, strappare un sorriso e allo stesso momento insegnare. Imparare attraverso giochi, musica, spiegazioni chiare non fa altro che aumentare la volontà dell'individuo di studiare e appassionarlo a qualcosa. Spero un giorno di riuscire a diventare una vera e propria insegnante per tramandare i miei stessi valori, capacità e passioni. La vera superprof è colei che insegna e appassiona, non colei che penalizza lo studente.