Lezioni di Chitarra Elettrica e Acustica - Chitarrista Professionista - Tutti i livelli

Saperne di più su Michele

• Quando hai cominciato ad appassionarti alla musica e quando hai iniziato a suonare il tuo strumento preferito?

  La prima esperienza è stata all'età di 8 anni, quando per un breve periodo ho preso lezioni di chitarra classica insieme a un compagno di classe.
  Durò solo qualche mese, ma ripresi stabilmente dai 12 anni. Finito il liceo, decisi che la musica sarebbe stata la mia vita e così proseguii con gli studi di conservatorio.

• Quale musica potresti ascoltare in loop senza stancarti mai?

  Domandina da un milione di dollari: ammetto che trovo che la vera distinzione non sia tra generi, ma tra musica buona o no. O ancora meglio, tra musica intensa e sincera oppure no.
  Dagli anni del liceo la musica è stata la mia vita.
  Negli anni le passioni più grandi sono state il rock ( classico, progressive, alternative) , per approdare nell'ultimo decennio a jazz , musica popolare, improvvisazione radicale.
  Cito 10 artisti immancabili :
  Jimi - vi devo dire il cognome..? :)
  Eddie Vedder
  Bill Frisell
  Joni Mitchell
  Radiohead
  Area
  Miles Davis
  Sting
  Ornette Coleman
  Gilad Hekselman

• Qual è la lezione più difficile o più sorprendente che ti ricordi?

  Oddio.. forse con un bimbo di 4 anni che si chiamava Oscar. Mi dovetti davvero inventare tutto : la parte più bella fu improvvisare dei brani insieme al pianoforte a partire da dei disegni.
  A volte arrivano anche studenti con capacità avanzate, ma quello fila liscio ;)

• Qual è, secondo te, lo strumento più complicato da suonare e perché?

  Altra domandona. Suonando la chitarra, cantando e suonando un po' anche le percussioni, posso dire che fra questi la chitarra è quello che ho studiato più a fondo.
  Ogni strumento ha le sue difficoltà.
  Per quanto riguarda la voce , sicuramente l'emissione vocale che è strettamente connessa all'emotività, alla psiche e alla capacità di esprimersi senza blocchi. Ovviamente intonando le note!
  Trovo anche molto affascinanti e complessi gli strumenti che hanno pochi o nessun tasto da premere, come gli ottoni e gli archi. Ti costringono da subito a lavorare sull'orecchio, cosa assolutamente fondamentale.

• Quali sono, secondo te, le chiavi per riuscire in campo musicale (oltre a quelle del Sol e del Fa :-P)?

  Ahahah.. sicuramente la passione, la capacità di concentrazione e la voglia di mettersi in gioco.
  Non credo tanto nel concetto di talento, che più che altro trovo sia la capacità approcciare la musica con libertà mentale e naturalezza. Se si scopre questo spazio e ci si approccia alla musica da qui per del tempo si possono fare mezzi miracoli.

• Quali sono i musicisti con i quali ti piacerebbe improvvisare una jam session o esibirti in concerto? Perché?

  Mi sarebbe piaciuto tantissimo suonare con Amy Winehouse, soprattutto per la sua intensità e capacità di spaziare con naturalezza tra i generi.
  Anche suonare con Sting non sarebbe male ;)
  Poi ovviamente i grandi del jazz come Miles o Frisell.
  Devo ritenermi fortunato per aver avuto la possibilità di suonare in jam o in concerto con tanti grandi musicisti italiani, che hanno poco o niente da invidiare a musicisti di fama internazionale.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o al tuo lavoro!

  Ok! Ero all'università , al secondo anno di Jazz alla Middlesex University di Londra.
  Ci stavamo preparando per il concerto di fine anno e io ero in ritardo di una quarto d'ora buono. Arrivo che sono tutti concentratissimi, con l'insegnante (grandissimo chitarrista e polistrumentista) che dirigeva.
  Lo spazio però era molto piccolo... E niente, io arrivo sudato e stressato , prendo contro al leggio di un compagno, il quale, facendo effetto domino, tira giù tutti i leggii degli altri 5 musicisti presenti. Fogli ovunque, non si sa più quale foglio sia di chi. Immaginatevi la facce e il mio imbarazzo..

• Cosa ti rende un vero Superprof adorato da tutti gli allievi?

  Negli anni di lavoro come insegnante ho sempre costruito degli ottimi rapporti con gli allievi e ne vado molto fiero.
  Penso anche di avere un'ottima capacità nel capire la personalità di ciascuno e valorizzarla. Non importa il livello: alla fine qualcosa di bello, profondo e significativo lo si riesce a creare insieme!