Senior Controller con esperienza pluriennale, laureato in Ingegneria Gestionale e abilitato come Ingegnere Industriale presso il Politecnico di Torino, impartisce lezioni di Controllo di Gestione

Saperne di più su Adriano

• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?

  Ho sempre dato ripetizioni, fin dai tempi del liceo, non tanto per motivi di profitto personale quanto piuttosto per mettere a disposizione degli altri una mia qualche "predisposizione" o facilità nell'apprendimento e soprattutto nella didattica di alcune materie. Con il tempo infatti ho capito che il mio modo di imparare concetti e applicazioni si prestava ad una comprensione chiara dell'argomento da parte degli altri e dunque ad essere trasmesso. La passione per il Controllo di Gestione (che mi ha portato a renderlo il mio lavoro) è nata un po' per caso in realtà, con il tempo ho però avuto modo di vivere sulla mia pelle che oltre ad essere affascinante la materia ha un enorme impatto sull'impresa e sulla sua capacità di generare valore.

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  Le tecniche di controllo vere e proprie sono le cose che amo insegnare di più, sono sicuramente il punto di arrivo per chi si approccia alla materia ma anche quelle più affascinanti e utili nella vita quotidiana del Controller. Le basi contabili e gestionali necessarie per padroneggiarle sono un po' meno interessanti ma sicuramente utilissime per poter riuscire in questo campo.

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Il mio modello è sicuramente rappresentato dal mio professore di finanza della magistrale, un uomo che dopo una vita passata in alcune tra le banche più prestigiose ha deciso di dedicare il suo tempo a formare i ragazzi, trasferendo con impegno e dedizione incontestabili tutto il suo amore per la disciplina. Ho trovato il suo esempio illuminante e, nel mio piccolo, cerco di seguirlo quotidianamente.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo dominio?

  Sicuramente a mio giudizio una delle cose fondamentali è saper orientare lo studente nell'approccio all'esercizio oltre che verso le eventuali insicurezze personali legate alla propria preparazione. Cerco sempre di dare consigli su "come" affrontare le situazioni piuttosto che "con cosa", farci qualche risata sopra non guasta mai e aiuta a creare un legame di sintonia tra chi insegna e chi apprende. A livello tecnico per riuscire bene nel Controllo di Gestione è necessaria una solidissima competenza teorica di base su contabilità e finanza, gestione e strategia d'impresa, oltre che un'attitudine marcata al problem-solving e alla modellizzazione dei problemi.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Uno dei momenti più divertenti e formativi è stato durante un colloquio di lavoro come consulente professionista in ambito Controllo di Gestione. La domanda in questione era:" quanto vale un vacca?". Non sto qui a tediarvi con elementi tecnici ma posso garantirvi che grazie alla finanza il prezzo di una vacca mi è valso il posto di lavoro.

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola.. ?

  In realtà non particolarmente, ci sono state alcune crisi durante il percorso universitario ma più per questioni personali che per motivi strettamente legati allo studio.

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  La musica in primis, suono il flauto traverso e faccio coro da ben 17 anni. Amo gli animali, le persone gentili, la lettura, cucinare, l'opera, il buon vino e tanto tanto altro.

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Ciò che mi rende un grande Superprof è che i miei studenti terminano le nostre lezioni sempre col giusto spirito, magari lo spauracchio del non riuscire nei propri obiettivi rimane sempre ma con una sana comprensione che con l'impegno, due risate, la costanza e il cuor leggero si possono raggiungere orizzonti inimmaginabili.