Lezioni in presenza/online per chitarra elettrica/acustica. Da 0 a 100 in pochi passi

Saperne di più su Giuseppe

• Quando hai cominciato ad appassionarti alla musica e quando hai iniziato a suonare il tuo strumento preferito?

  La mia passione per la musica risale all'età di 9 anni: guardavo un canale televisivo che all'epoca trasmetteva musica H24, nello specifico MTV. Restavo sbalordito dalla vista di quei chitarristi di band famose e sentivo dentro un enorme interesse. Col tempo mi convinsi e lo stesso anno cominciai a prendere lezioni di chitarra da un insegnante del paese. L'interesse per questo strumento cresceva costantemente e preferivo sempre più suonare a casa piuttosto che passare interi pomeriggi fuori a non far nulla. Dopo un paio d'anni così, seguii per altri 7 anni lezioni presso un'accademia di musica in un paese vicino. Finito il liceo, decisi di prepararmi un anno per i test del conservatorio, che passai e che successivamente mi portarono al trasferimento e alla laurea presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.

• Quale musica potresti ascoltare in loop senza stancarti mai?

  Premetto di aver avuto sempre ascolti di vario tipo, sia per passione che per lavoro.
  La musica è bella tutta, in ogni genere ci sono risposte e chiavi di lettura diverse: dal pop, al rock, al blues, al funk, al jazz, al metal. Sarebbe, per lo meno per me, impensabile ascoltare solo un solo artista o brano in loop. C'è bisogno di una visione d'insieme, sempre!

• Qual è la lezione più difficile o più sorprendente che ti ricordi?

  Ricordo che durante il mio anno di preparazione ai test del conservatorio stavo studiando un assolo di un brano dei Pink Floyd. Per motivi di tempo non riuscii a studiarlo bene per intero e, nell'idea di velocizzare il tutto, decisi di affidarmi a video YouTube in cui persone a caso spiegavano come suonarlo. Ho ancora in mente la scena in cui il mio insegnante capii immediatamente l'accaduto e mi riprese con molta attenzione e un briciolo di dispiacere. Fu in quel momento che imparai una lezione importantissima: studiare dai più grandi è l'unico modo per trovare una propria strada, autentica e valida allo stesso tempo.

• Qual è, secondo te, lo strumento più complicato da suonare e perché?

  Non esistono strumenti più complicati di altri. Ogni strumento presenta insidie e difficoltà che a modo suo lo rendono unico proprio per questo motivo. Sicuramente mi affascina molto la batteria per un discorso di indipendenza di tutti e quattro gli arti, cosa che fortunatamente ho appreso grazie al fatto di avere un fratello batterista. Avere la possibilità di imparare da lui anche altri aspetti ritmici credo sia stato fondamentale nel mio percorso.

• Quali sono, secondo te, le chiavi per riuscire in campo musicale (oltre a quelle del Sol e del Fa :-P)?

  Dire sempre la verità, nel bene e nel male, essere autentici e soprattutto umili nel riconoscere i propri errori. La musica è una di quelle poche cose in cui non puoi proprio mentire (è un dato di fatto). Credo che avere una mentalità del genere sia la chiave quantomeno per una propria realizzazione.

• Quali sono i musicisti con i quali ti piacerebbe improvvisare una jam session o esibirti in concerto? Perché?

  Bella domanda... sicuramente non solo chitarristi! In generale Robben Ford, Slash, David Gilmour, Darryl Jones, Ash Soan, Flea, Mateus Asato, Cory Wong, John Mayer, Eric Clapton, Mark Knopfler, Don Felder e così via, potrei continuare all'infinito...ed ho menzionato solo quelli vivi!
  Ognuno di loro ha uno stile riconoscibile e unico da cui ho attinto per imparare qualcosa nella musica. Sarebbe molto divertente ed emozionante al tempo stesso trovarmi con qualcuno di loro!

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o al tuo lavoro!

  Relativamente alla mia formazione, sicuramente il fatto di aver incontrato tantissimi musicisti un po' fuori dalle righe e con cui ho condiviso esperienze incredibili!
  Per quanto riguarda il mio lavoro direi la stessa cosa, soprattutto in relazione alle richieste che mi sono state fatte in sala di registrazione e live, trovandomi sempre a dover capire ed interpretare il produttore o artista che ho davanti. Insomma questo è un mestiere complesso in cui, alcune volte, fai anche lo psicologo degli altri :)

• Cosa ti rende un vero Superprof adorato da tutti gli allievi?

  Spero il mio modo di essere e di vivere la musica che cerco di trasmettere ad ogni mio allievo, provando a dargli tutti gli strumenti per attivare la sua curiosità e il suo interesse! Non amo la didattica tradizionale perché ha creato solo distanza tra insegnante e allievo e improntato il tutto più sul nozionismo. Tutti impariamo qualcosa dagli altri ed è per questo che non voglio perdere la possibilità, anch'io, di poter costantemente imparare dalle persone che seguo!