Cosa c’è di più bello della scoperta dell’altro nella reciprocità! Roland Poupon
La cultura araba si riduce spesso a vaghe conoscenze, a ricordi di vacanze, o semplicemente a dei pregiudizi.
Tuttavia, grazie a una forte identità, su vari aspetti (grammaticali, religiosi, turistici, ecc.), i paesi arabi possiedono una vera ricchezza.
Una ricchezza che invoglia quasi ad imparare l’arabo, e ad immergersi in una lingua, ricca di culture e scoperte nella giusta prospettiva.
Ad esempio, il sito Kayak ci indica che le due città del mondo arabo fanno parte della classifica delle destinazioni preferite. Un valore che, se è simbolico, mostra l’interesse per queste regioni.
Corso di arabo, una lingua poetica
Prima dell’Islam, gli arabi erano già grandi amanti della poesia.
I filologi ed i grammatici delle lingue semitiche (Aramaico, Arabo, Ebraico) hanno messo in evidenza una produzione letteraria proprio mozzafiato, tipica della civiltà islamica.
La poesia dei Berberi che popolano i paesi del Maghreb, l’Egitto e la penisola arabica avevano sviluppato una cultura della letteratura orale piuttosto evoluta. Venne denominato « Moallakât » l’insieme dei testi poetici più antichi, che scoprirai a lezione di arabo se sei già iscritto in lingue orientali.
Ogni anno, venivano organizzate delle fiere alle quali i poeti recitavano i loro migliori poemi, i cui testi venivano affissi alla Kaaba, casa santa della Mecca. Le poesie elette come migliori diventavano così opere sacre, veri oggetti religiosi.
Imparare la lingua araba con un insegnante di Arabo a pagamento significa scoprire i generi letterari arabi (in Arabo, letteratura si dice « adab »), riferendosi alle produzioni che vanno, temporalmente, dal Medio Evo all’epoca contemporanea.
Così come per gli artisti occidentali, la scrittura è uno strumento per esprimere sentimenti, trasmettere il proprio bisogno di creare, di valorizzare la propria cultura, la propria religione, la propria filosofia e poter vivere il proprio amore nei confronti delle parole.

È impossibile dar luogo ad una recensione completa di tutti i generi e di tutti poeti arabi che hanno scritto fina dall’epoca medievale.
Teniamo allora presenti, qui, le quattro principali correnti di poesia araba, in cui stile descrittivo e lirico si intrecciano regolarmente:
- El-fakhr, lode alla propria tribù e a se stessi,
- El-medih, lode di altri,
- El-Hidja, la satira,
- En-naçib, il genere erotico.
La poesia araba consente di aver a che fare e impone anche di doversela cavare con le parole del vocabolario arabo.
L’amore, la sessualità, la natura, la medicina, il sacro, la famiglia, l’amicizia, la nostalgia, la morte, la mitologia, le guerre e le civiltà, etc: sono questi tutti soggetti trattati da numerosi autori arabi e che consentono di imparare lingua e cultura araba.
Quali parole di origine araba sono utilizzate in italiano?

Magari non ce ne rendiamo conto, ma la lingua araba ha influenzato significativamente il nostro dizionario. In effetti, molte parole, che non sospettiamo, derivano dalla cultura araba.
In origine, la lingua araba si è diffusa a livello mondiale, poiché la civiltà islamica ha conosciuto una forte espansione nell’VII secolo. Poco a poco, la grammatica, il vocabolario e le estensioni dialettali si sono formati, creando ciò che conosciamo oggi: una lingua forte e fondatrice della storia del mondo.
L’arabo domina l’Occidente fino al XIII secolo in molti campi, ma sono le colonizzazioni, le migrazioni, o la letteratura, che gli conferiscono un carattere “irrinunciabile” alla lingua.
Termini di tutti i giorni che derivano dalla traduzione araba come tazza, caffè, zucchero, arancia, o caraffa, liuto, giubba, cifra, logaritmo. Le parole di origine araba hanno saputo imporsi in tutti i campi, dalla musica alla moda, passando per la matematica.
Abbiamo quindi assistito a una scrittura araba combinata a frasi che ormai riguardano tutti noi, e che stanno alla base dei nostri quotidiani. Quotidiani che sono stati anche influenzati dalla cultura araba globale, in particolare i tatuaggi.
Letteratura araba
Chi di noi, anche nell'ambito di un corso di arabo online, non ha mai sentito parlare di Avicenna (980-1037) ed Averroé (1126-1198)?
È stato tra l’ottavo ed il tredicesimo secolo che si sono sviluppate la filosofia araba ed i generi letterari.
Romanzo cavalleresco, protezione dei deboli, rispetto della parola data, disprezzo del crimine, esaltazione del sacro e devozione religiosa costituiscono i temi maggiori della letteratura feudale araba.
Alla letteratura araba si oppone « l’adab », una corrente che non è religiosa, né filosofica, e che include le favole, i proverbi, le enciclopedie, le epistole, le opere genealogiche , storiche e geografiche ed il maqâma.
All’epoca, i sapienti dell’élite intellettuale amano raggrupparsi per dedicarsi alle attività oratorie, usando la retorica e mostrando la propria erudizione.
Sono questi anche i secoli in cui gli autori pubblicano numerose opere relative alla matematica, alla fisica, alla medicina alla storia, alla geografia, alla filosofia, all’architettura araba, facendo prova di conoscenze relative ad una civiltà piuttosto evoluta, da cui avrebbero preso spunto, in seguito, gli intellettuali europei.
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Desideri un tatuaggio arabo?

Oltre ad essere una tendenza, il tatuaggio è anche un simbolo, uno strumento di lotta, o un mezzo di espressione sempre più utilizzato dagli italiani.
Il tatuaggio arabo ha, originariamente, una portata culturale, utilizzato per marcare il passaggio dalla vita adolescenziale all’età adulta, risale a più di tre millenni fa. Un simbolo che marca l’origine di una persona, di una comunità.
Più che un semplice ornamento, ciò che rappresenta è quindi decisivo nella vita di una persona, ancora al giorno d’oggi.
Sul fianco, sulle braccia o sulla scapola, un tatuaggio è qualcosa di personale, che ci definisce direttamente o indirettamente. Ispirato da questa cultura araba, partecipa al riconoscimento di un luogo, di una lingua e di una comunità distinta.
Ma quali sono i tatuaggi arabi più popolari? In assoluto, se l’apprendimento dell’arabo avviene anche attraverso la cultura, alcuni modelli sono più utilizzati di altri. Possiamo in particolare citare i proverbi, le preghiere o le date di nascita, che sono sempre in voga in Occidente.
La ragione è semplice: al di là del significato, l’estetica e la calligrafia araba sono molto alla moda oggigiorno, principalmente tra le star, che non esitano a farsi tatuare la data di nascita dei figli, o la traduzione di un proverbio. È in particolare il caso di Selena Gomez, Angelina Jolie, o Zlatan Ibrahimovic.
Simbolo della cultura araba, il tatuaggio non detronizza tuttavia la storia del mondo, il mondo musulmano e arabo o gli edifici costruiti nel Maghreb o in Medio Oriente.
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I 10 monumenti più belli del mondo arabo!

Non smetteremo di ripeterlo, nemmeno durante un corso di arabo roma, ma la cultura araba, al di là delle sue parole arabe, del suo alfabeto arabo, della sua tastiera araba o della sua grammatica araba, è un vero e proprio vivaio di storie.
I più bei monumenti del mondo arabo, che conferiscono significato alla storia dei paesi del Maghreb, del Medio Oriente, e più in generale, agli edifici, sono a due passi.
Anche se la religione musulmana ha influenzato molto le costruzioni attuali, gli occidentali come gli orientali e i magrebini hanno saputo costruire e capire un’identità molto distinta. Un’identità alla quale ci si lega, principalmente per il turismo.
È la ragione per la quale le piramidi d’Egitto, o il museo egizio del Cairo sono i luoghi apprezzati per le loro qualità culturali. Possiamo anche citare Petra (Giordania), Ispahan (Iran) o Tiro (Libano) che, con uno spirito più naturale, sono i gioielli della cultura araba. Poiché si, la dominazione dell’Occidente è ormai passata!
Gli Emirati Arabi Uniti non sono gli ultimi in classifica a proporci i monumenti importanti. Analogamente ai colleghi egiziani o libanesi, la grande moschea Sheikh Zayed è un bijou della storia, e la più grande degli Emirati arabi. Quando il mondo musulmano incontra gli occidentali, stupisce!
E come non parlare della grande moschea senza citare la Moschea blu di Istanbul, in Turchia! L’arte islamica ci è presentata in ciò che ha di più bello, combinata con l’impronta della religione musulmana. Lingua e cultura sono un tutt’uno, per il nostro più grande piacere! Per questo è importante seguire dei corsi arabo milano!
Ritorniamo alla natura, ai paesaggi mozzafiato, e citiamo l’Alhambra. Tesoro identitario andaluso da preservare, questa città spagnola fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Le sue mura rosse, da cui deriva il nome associato alla sua localizzazione andalusa fanno dell’Alhambra la bellezza della Spagna e della cultura araba occidentale.
Infine, un po’ più vicino a noi, il Maghreb e il suo meraviglioso Marocco ci accoglie sempre con calore. La Medina di Marrakech è il luogo simbolico e fondamentale di questa regione araba.
Ricca di colori, odori e sapori, conferisce al Nord Africa una certa attrazione, e apporta alla città magrebina una ventata turistica tra tradizione e modernità. Un viaggio marocchino, che bisogna fare almeno una volta nella vita!
Oltre agli edifici storici e turistici, le città sono spesso una base solida per imparare la lingua o la letteratura araba.
Quali sono le più belle città arabofone?

Per parlare arabo, prendere lezioni di arabo è utile, ma non indispensabile se si scelgono le giuste destinazioni.
Tra le più belle città arabofone in cui le lingue vive sono un piacere, a discapito degli sforzi, potremmo citarne molte. Ma alcune si distinguono, poiché l’islamizzazione non ha reso tutto uniforme e poco piacevole da vivere!
Potremo citare una città degli Emirati arabi, Abu Dhabi, in cui i corsi di arabo online si prendono per strada in tutta semplicità. Accessibile, bella, accogliente, questa città ha tutto per piacere. Centro politico e industriale del paese, la terza città del paese ha conosciuto uno straordinario sviluppo nel corso del XX secolo.
Alcune città sono ancorate nel mondo arabo da molto più tempo. È il caso del Beirut (nel Libano) o di Amman (in Giordania), gioielli della cultura araba, in cui le lingue vive non hanno mai saputo portare così bene i loro nomi.
Tra la Tunisia, il Marocco o l’Egitto, numerose sono le destinazioni calde, in cui la cultura e la lingua araba sono accessibili. Proprio come durante un corso arabo bologna!
Prendiamo ad esempio il Cairo, in cui, oltre alle piramidi e al museo antico, si trova una vasta metropoli, capitale del paese, dove coesistono diversi dialetti e popolazioni, ambienti diversi. Una terra di contrasti, in cui scoprire e parlare arabo è un gioco da bambini!
Ad alcuni kilometri, si trova il Marocco, terra selvaggia e turistica allo stesso tempo. Fes è una base molto semplice ed efficace per accedere alla cultura araba in modo piacevole. Città imperiale ricca di colori, si incentra sull’arabo dialettale ritenuto abbastanza interessante quando si tratta di imparare e immergersi nel mondo musulmano. Considerata come la capitale spirituale, l’atmosfera è completamente diversa da quella di un’altra città marocchina: Essaouira.
Piccola città portuale, è un patrimonio in eredità, in cui la cultura e la lingua semitica si combinano, in uno spirito turistico e piacevole. Noteremo che la medina fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2001, e che l’atmosfera marittima aggiunge questo fascino così piacevole.
Prendendo in considerazione i racconti di mille e una notte, l’arabo letterario o l’avvento delle arti orientali, il mondo ci offre una marea di tesori culturali da non perdere. Maghreb, Vicino o Medio Oriente, tutto è ottimale per immergersi nella cultura beduina, tunisina o persiana. Allora, si parte per un breve viaggio?
Corsi arabo e scrittura artistica della lingua
L’idioma del mondo arabo-musulmano è a ragione considerati tra le lingue più belle. E ciò non solo dagli esperti linguistici e dai professori di Arabo all’università.
Effettivamente, la calligrafia richiesta dalla lingua araba è un’arte a se stante. Proprio come il disegno, la pittura, …. È l’arte figurativa più elevata, tra quelle arabe.
Imparare la scrittura araba per un locutore non arabofono è un vero e proprio esercizio artistico. Si disegnano caratteri, lettere con forme arrotondate, tratti che necessitano di attenzione particolare, per essere fedelmente riprodotti.
La calligrafia somiglia più a l’illuminazione (in senso spirituale), che ad una semplice scrittura: ed infatti in passato si è sviluppata per l’ornamento dei documenti religiosi.
Per scrivere la lingua del Corano in un bel modo, calcolando il posto e la misura dei caratteri arabi e aggiungendo ornamento in forma di lettera alle parole arabe (calligrafia significa abbellire la grafia), occorre di certo seguire un corso arabo e trovare un buon professore di Arabo.
Ti chiedi ancora come trovare un insegnante di arabo? Quante lezioni di arabo ti servano? Rivolgiti a Superprof: fuga ogni dubbio ed inizia a studiare.
Reperire delle immagini di calligrafia araba su Google consente, di colpo, di scoprire che certe scritture derivano proprio dall’arte grafica.
Si trovano dei motivi figurativi, degli animali disegnati con lettere arabe, degli ornamenti colorati con diverse tonalità.

Riprodurre queste creazioni richiederebbe un talento da grafico o da disegnatore!
Con ambizioni più modeste, il neofita potrà innanzitutto cominciare con l’apprendere l’alfabeto arabo per poi passare gradualmente a ascriver in arabo, con o senza la guida costante di un insegnante di Arabo al suo fianco.
La scrittura di questo idioma si effettua con direzione da destra verso sinistra, fin dalla notte dei tempi. A lezione di Arabo si inizierà con la ripetizione delle lettere dell’alfabeto arabo, per poi passare alla loro memorizzazione.
L’alfabeto arabo comporta ventisette lettere tra cui la famigerata « hamza”. In teoria, non si tratta poi di mo

lto materiale da memorizzare e ripassare... Tuttavia la cosa non finisce certamente qua.
Le cose si complicano per ogni lettera, dato che ogni lettera ha una forma di arabesco all’interno della parole che poi va a comporre.
Vi sono allora quattro modi diversi per scrivere ogni carattere:
- Una forma isolata che non varia mai,
- Una forma iniziale, la prima sillaba della parola,
- Una forma mediana, nel centro della parola,
- Una forma finale per mettere un punto alla parola.
In totale, l’alunno che si cimenta con l’arabo, con o senza un insegnante di arabo a domicilio, avrà a che fare con 112 lettere arabe da memorizzare! Ma allenandosi, le assimilerà rapidamente!
Questa parte dell’apprendimento, che la si effettui seguendo lezioni di arabo online, iscrivendosi a corsi arabo roma o frequentando un vero e proprio corso di arabo all’Università, può essere avvilente, dato che si conoscono a malapena le lettere, che la direzione della scrittura è piuttosto inabituale e che ancora non si riesce a calcolare bene l’angolo e la misura dei segni riprodotti.
Ebbene, con poche lezioni di arabo, è possibile riuscire a leggere la stampa, a riconoscere cioè ogni forma di lettera a seconda della posizione nella parola. A scrivere le lettere tra di loro!
Una lezione di arabo è una lezione di cultura profonda
La lingua araba comporta un’infinità di circonlocuzioni per esprimere una stessa idea ed una quantità incredibile di parole del vocabolario.
Imparare a parlare arabo consiste nello studiare le ricchezze della storia della civiltà islamica.
I popoli del mondo arabo amano far sfoggio del loro vocabolario di 60.000 parole.
Secondo Ernest Renan (1823-1892), scrittore, filologo, filosofo e storico francese, esisterebbero:
- 200 parole arabe per riferirsi al serpente,
- 500 per il leone,
- 1000 per il cammello e la spada,
- 4400 per evocare la cattiva sorte.
Immagini quanto possa essere grosso un dizionario arabo!
A tutto ciò, naturalmente, aggiungiamo il fatto che i nomi e gli aggettivi sono quasi sempre derivati dalla radice dei verbi. Vediamo insieme un esempio:
- Prendiamo la radice semitica d-r-s (دَرَسَ), « dirasa », che significa « studiare »,
- Per derivazione, si ottiene l’aggettivo « madrasa » (مَدْرَسة), che significa « scuola »,
- La parola « scuole » si scriverà « madrasat » (مَدارِس).
Vi sarebbero, in lingua araba, 6.000 radici di verbi composti da tre consonanti. Per formare le parole bisogna poi completare il tutto con le cosiddette « lettere servili » , ossia raddoppiando le “radicali”. Questo concetto non ti deve atterrire. È del resto uno dei primi concetti chi ti saranno insegnanti dal tuo insegnante di Arabo a domicilio.
E così, una stessa radice da dei verbi, dei sostantivi, degli aggettivi, degli avverbi, delle parole derivato in diversi modi.
E che dire della coniugazione dei verbi?
In Arabo, si contano diciassette coniugazioni, di cui tredici per i verbi regolari.
Certo, la lingua araba è la più bella del mondo. Ma, concretamente, come si può fare per impararla davvero? Contattando l’Institut du Monde Arabe di Parigi o consultando la piattaforma di Superprof, dove potrai trovare un corso di arabo adatto a te, con la persona più adatta ad insegnarti la lingua nel modo che ami!